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Laura Rogora, chi è la climber di 22 anni e prima italiana a scalare un 9a

Sognare si può e si deve, soprattutto se il talento c’è e la voglia di continuare a migliorarsi non manca di certo.

Stiamo parlando di Laura Rogora, climber che a 22 anni è già diventata leggenda per quanto riguarda il movimento d’arrampicata nel Belpaese.

Nel 2016 è stata, infatti, la prima donna italiana a riuscire a scalare una parete di difficoltà 9a, raggiungendo già in giovanissima età un traguardo che in pochi sono riusciti a toccare in carriera.

A dimostrazione di quanto l’Azzurra appartenente al Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato di talento ne abbia da vendere e di come possa puntare, a ragione, a una medaglia alle prossime Olimpiadi Estive di Parigi 2024.

Laura Rogora che si arrampica
Immagine | Ansa

Chi è Laura Rogora

Nata a Roma il 28 aprile del 2001, Laura Rogora ha iniziato ad appassionarsi al mondo dell’arrampicata quando aveva solo cinque anni, trascinata dalla passione dei genitori per la montagna.

A soli 14 anni, nel 2016 si è laureata campionessa italiana nelle specialità Lead e Boulder, confermandosi poi come campionessa europea Youth nelle stesse discipline.

Nello stesso anno è diventata anche la prima donna italiana a scalare in falesia una parete di livello 9a, il Grandi Gesti nella Grotta dell’Arenauta a Sperlonga, e nel 2017 a Oliana, in Spagna, si è ripetuta, scalando la via Joe-Cita (altro 9a).

Nel 2021 un altro primato. È diventata, infatti, la prima donna al Mondo a scalare una via 9b+ e l’ha fatto nella falesia Eremo di San Paolo, ad Arco di Trento, dove si trova la via di Eribor.

Oltre che climber di grandissimo talento, nella vita è anche una brillante studentessa di matematica all’Università di Trento. Altra passione ereditata dal papà, professore alla Sapienza di Roma.

Grandi successi

La prima volta che ho scalato ho avuto paura. Appena toccato terra però ho voluto subito riprovarci perché mi ero divertita tantissimo”.

Ha dichiarato Laura Rogora in passato al CONI. Un divertimento che in pochi anni l’ha portata a essere una delle migliori interpreti italiane di sempre per quanto riguarda il mondo dell’arrampicata, dove i successi non sono tardati ad arrivare.

Oltre alle conquiste già elencate in precedenza, ha ottenuto altri grandi premi in carriera.

È stata la protagonista indiscussa dei mondiali giovanili che si sono tenuti ad Arco di Trento, dove ha conquistato i titoli di Lead e Boulder, bissando i successi già ottenuti nel 2018, oltre che quello di Combinata.

Una specialità che ha, poi, affrontato anche alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove ha chiuso con un 15° posto al termine di tre prove di combinata.

In Scozia, a Edimburgo, ha invece ottenuto l’argento europeo nel Lead e nel proprio palmares vanta anche una partecipazione ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires 2018, superata poi da quella ai già citati Giochi Olimpici “dei grandi” in Giappone nel 2021.

Nel 2020 ha vinto anche una Coppa del Mondo a Briançon, in Francia, mentre nella falesia di Rodellar, in Spagna, è diventata la prima italiana e la più giovane di sempre a riuscire a scalare una via di grado 9b, la massima difficoltà a livello femminile.

La scalatrice Laura Rogora
Immagine | Ansa

Prima italiana a scalare un 9a

Uno dei grandi picchi della sua già gloriosa carriera, Laura Rogora l’ha vissuto il 28 febbraio del 2016.

È questa la data in cui presso la Grotta dell’Arenauta a Sperlonga è diventata, a soli 14 anni, la prima donna italiana capace di scalare una via 9a in falesia.

L’ha fatto sul Grandi Gesti, ripercorrendo la via liberata nel 2009 da Gianluca Daniele ed entrando così nella storia della disciplina.

Pochissimi sono, infatti, gli uomini e le donne che nella loro vita sono riusciti a scalare pareti di un tale livello, con la climber basca Josune Bereziartu considerata la prima donna capace di superare un 9a.

Un’impresa compiuta nel 2002, a Saint Loup, in Svizzera, presso il Bain de Sang.

Il primo italiano ad aver scalato una via 9a è stato, invece, Alessandro Jolly Lamberti, con la prima ripetizione di Hugh di Fred Rouhling ad Eaux Claires in Francia, quando aveva 37 anni.

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