La coppia vincente e ormai abituale del grande schermo formata da Alessandro Borghi e Luca Marinelli non ha mai deluso la critica cinematografica. Ma se a questa combo di attori si aggiunge la magia imponente della montagna come sfondo, i successi si fanno ancora più svettanti. Variety, il periodico web considerato come la “Bibbia dello spettacolo” dagli esperti, inserisce “Le otto montagne” tra i dieci film migliori dell’anno.
Il film, una commedia drammatica ispirata all’omonimo libro di Paolo Cognetti del 2016, è uscito nelle sale lo scorso 22 dicembre e racconta la storia dell’amicizia decennale tra Pietro e Bruno. Pietro (Luca Marinelli) è un ragazzo di città, che si reca in montagna solo per trascorrere le vacanze estive, mentre Bruno (Alessandro Borghi) è un pastore che vive la montagna tutto l’anno. I due si conoscono fin da quando, da bambini, passavano intere giornate in mezzo alle montagne per lunghe passeggiate, stringendo così una profonda amicizia. Vent’anni dopo, Pietro, ormai uomo, torna in alta quota per ritrovare se stesso e fare pace con il suo passato.
È una storia che vuole porre l’attenzione sulle diversità che caratterizzano i due protagonisti, i quali spesso sembrano portare con loro tratti diametralmente opposti. Ma sia ad accomunarli, che ad allontanarli, ci pensa la terza protagonista della trama, proclamata anche dal titolo: l’energia magnetica delle montagne, alle quali, nonostante le difficoltà della vita, i due finiscono sempre per ritornare.
La pellicola diretta da Felix van Groening e Charlotte Vandermeersch ha già collezionato molti riconoscimenti, che hanno premiato dalla regia alla sceneggiatura, dalla fotografia fino alle performance dei due attori. L’inserimento di “Le otto montagne” da parte dei critici di Variety nella Top 10 dei film più belli del 2023 è solo un’ottima ciliegina sulla torta posta in cima ad un anno di premi.
Già l’anno scorso il film si aggiudica il Premio della Giuria al Festival di Cannes, per poi ottenere nove nomination ai David di Donatello del 2023. Di queste, trionfa in ben quattro categorie, come miglior film, per il miglior fonico di presa diretta, come migliore fotografia a cura di Ruben Impens e infine come migliore sceneggiatura non originale per i registi van Groeningen e Vandermeersch.
L’ultimo riconoscimento ufficiale, in questa lunga e vertiginosa marcia trionfale, arriva dai Nastri d’Argento di quest’anno a Roma, dove “Le otto montagne” vince due premi, il primo per il miglior sonoro in presa diretta, e il secondo come migliore attore protagonista, riconoscimento andato sia ad Alessandro Borghi che a Luca Marinelli.
Il terzo premio da consegnare ufficiosamente al cast del film, lo sappiamo, va al miglior scenario possibile: le montagne.
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