Silvia Montanaro ha deciso di raccontare la sua incredibile storia e le decisioni che l’hanno spinta a lasciare tutto per trasferirsi in montagna
Con l’avvento del Covid e il lockdown, sono state numerose le persone in tutto il mondo che hanno preso delle decisioni con le quali hanno cambiato radicalmente la loro vita. Tra queste la giovane Silvia, che ha improvvisamente cambiato il suo cammino e adesso vive diversamente rispetto ai progetti iniziali
La testimonianza della Montanaro, dunque, fa riferimento alla scelta coraggiosa fatta da una giovane donna con tanto di salto nel buio nel futuro. Un addio alla vita in città e progetti vari, pronta a mettersi in gioco e felice di come tutto sia cambiato per lei.
Dalla città alla montagna: la nuova vita di Silvia
La possibilità di trasferirsi in montagna, dunque, per Silvia è arrivata alcuni anni fa. Lascia gli studi a un passo dalla laurea in filosofia inglese, corso che frequentava presso l’Universidad Complutense di Madrid, per ricominciate dalla montagna.
Una decisione che ha condotto la trentaquattrenne di Porto San Pancrazi a Velo Veronese. Qui dove vive circondata dai suoi amici a quattro zampe: 5 pastori svizzeri, 10 pastori della Lessinia e del Logorai, una meticcia e ben 55 pecore di razza brogna. Una vita diversa quella di un tempo, che l’ha costretta a rimboccarsi le maniche quando il padre è venuto a mancare prematuramente lasciando da sole lei, la madre e la sorella di 14 anni. Una grave perdita arrivata quando l’azienda dove lavorava la madre di Silvia era a un passo dal fallimento.
Adesso, Silvia lavora come allevatrice e agricoltrice, ha ristrutturato il tetto della stalla e continua la sua attività rivelando al portale de L’Arena: “Non si vive di ricchezze, ma di gioie. Se campassi sulle spalle degli animali, parcheggiata qui fuori troveresti una Ferrari. Invece due anni fa ho dovuto vendere la mia Kia Sportage del 1999. Ho incassato 1500 euro che mi mancavano per ristrutturare il tetto delle stalle“. Successivamente, Silvia rivela anche: “Sono un’agricoltrice. Ma per due anni ho fatto anche l’altro mestiere con Lorenzo Erbisti, di Roverè, l’ultimo pastore della Lassinia“.
La lunga intervista al portale sopra citato, inoltre, ha fatto anche da sfondo alle motivazioni che hanno davvero spinto Silvia a lasciare ogni cosa e diventare un’allevatrice di pecore.
Domanda scottante, alla quale la donna ha risposto con il sorriso e senza nessun rimpianto riferendosi al passato: “Allevo pecore perché è meraviglioso. Ho lavorato in tutti i posti possibili e immaginabili: bar, pizzerie, ristoranti, pasticcerie, pub, malghe. Ho dato ripetizioni di inglese e spagnolo, venduto sistemi di sicurezza porta a porta, fatto la supplente in una scuola di musica a Madrid, insegnato la preparazione atletica presciistica, tolettato e portato a spasso cani. E quest’ultima attività da hobby è diventata un lavoro“.
Infine, Silvia Montanaro ha rivelato anche come è cambiato il suo approccio alla vita e anche il modo di vedere gli italiani: “L’italiano medio ama più il dire che il fare. Discetta su tutto, si parla addosso. È un rivoluzionario da bar, specialista nella corsa al risultato. Sono arrivata a Velo con questa tipica supponenza da cittadina. pensavo di sapere fare meglio di chiunque altro. Ma la montagna non ti guarda in faccia, non ti fa sconti– conclude la Montanaro. Ti prende, ti accartoccia, ti sconvolge. Qui ho incontrato gente ruvida, di poca forma e di molta sostanza. Magari il resto del Paese fosse popolato da persone così“.