Naspi: arriva il taglio INPS, è una stangata il chiarimento sull’imponibile previdenziale

Arriva il taglio dell’INPS per chi percepisce la Naspi: ecco cosa bisogna sapere sull’imponibile previdenziale.

Nella Naspi non sono previsti tutti i contributi che vengono versati, ecco cosa bisogna sapere con certezza per non ritrovarsi di fronte alla stangata dell’Inps. Questo taglio sull’imponibile previdenziale potrebbe essere un duro colpo sull’importo mensile.

Naspi arriva taglio Inps
Naspi: arriva il taglio INPS, è una stangata-(Gentechevainmontagna.it)

Per calcolare con esattezza la durata, ma anche la misura della Naspi, si devono conteggiare i contributi versati durante il periodo di lavoro. Ma non tutti fanno parte di questo conteggio, infatti una delle domande che più viene fatta, da chi deve richiedere la Naspi, riguarda proprio la possibilità di utilizzare questa contribuzione: ecco di cosa si tratta. Come bisogna fare e cosa bisogna calcolare per sapere a quanto ammonta la disoccupazione?

Naspi: quali contributi vengono conteggiati dall’Inps per l’importo della disoccupazione, arriva la stangata sull’imponibile

Per calcolare esattamente l’importo della Naspi bisogna sapere la durata e i soldi che effettivamente si percepiranno ogni mese. Per fare questo conteggio, basta analizzare i contributi che sono stati versarti durante il periodo di lavoro, ma in questo conteggio non rientra la contribuzione versata presso la gestione separata dell’Inps. In pratica i contributi versati come collaboratore, ad esempio, non vengono conteggiati ai fini della disoccupazione.

Naspi, perdita imponibile
Naspi: il chiarimento sull’imponibile previdenziale-(Gentechevainmontagna.it)

Questa misura spetta pertanto solo ai lavoratori dipendenti del settore privato, o del pubblico se hanno un contratto a tempo determinato. I lavoratori autonomi non hanno diritto quindi a percepire nessuna forma di disoccupazione, nel momento in cui perdono un lavoro.

Per calcolare la disoccupazione, che spetta solo a chi diventa disoccupato involontariamente, quindi viene licenziato. Inoltre, il lavoratore disoccupato deve aver lavorato per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti e per ameno 30 giorni nei 12 mesi che precedono l’inizio della disoccupazione.

A questo punto, si calcolano le retribuzioni imponibile previdenziali degli ultimi 4 anni, divisi per il numero di settimane di contribuzione. Questo risultato deve essere moltiplicato per 4,33 se la retribuzione non supera 1277 euro al mese. Se la supera viene calcolata nella misura del 75%.

A partire dal quarto mese, in ogni caso l’indennità è ridotta del 3% quindi diminuisce ogni mese fino all’ultimo mese. Questo in particolare deve essere richiesto con una nuova procedura sul sito dell’Inps oppure tramite Caf e Patronato. Non sono utili per il diritto e la durata della Naspi invece i contributi versati nella gestione separata dell’Inps. Per quanto tempo spetta la Naspi? Questa ha un massimo di 2 anni e viene percepita per la metà delle settimane in cui si è lavorato.

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