Da tempo si parla dei benefici dell’olio d’oliva sulla salute. Ma questa recente ricerca ci parla di doti quasi miracolose
Non è un caso che, da tempo, lo si definisca “oro liquido”. Parliamo dell’olio d’oliva, un ingrediente cardine nella dieta mediterranea, ormai unanimemente riconosciuta come salutare e molto efficace per il nostro benessere. Insomma, da tempo si fa un gran parlare circa i benefici che l’olio d’oliva dà al nostro corpo. Ma questa ricerca di cui vi parliamo oggi va oltre e aggiunge un ulteriore tassello.
Ricco di benefici per la salute e incredibilmente versatile in cucina, l’olio d’oliva continua a essere un elemento imprescindibile nelle nostre tavole. Parliamo, dunque, di un ingrediente non solo fondamentale, ma anche molto gustoso. Conoscere quanto possa fare bene alla nostra salute dovrebbe essere un ulteriore incentivo a consumarne, ovviamente sempre e comunque in quantità adeguate.
Acidi grassi monoinsaturi, ma anche antiossidanti, come la vitamina E e i polifenoli. Sono solo alcune delle sostanze benefiche contenute nell’olio d’oliva. Da qui, dunque, le sue incredibili proprietà, così come sancito da una recente ricerca medico-scientifica.
I benefici “miracolosi” dell’olio d’oliva
Da tempo si parla dell’efficacia dell’olio d’oliva contro i problemi circolatori e cardiovascolari. Non solo, conosciamo anche le sue proprietà antinfiammatorie. Includerlo nella propria dieta, inoltre, può prevenire l’insorgenza del diabete e migliorare la salute cognitiva, riducendo il rischio di malattie neurodegenerative. Ma, come dicevamo, la ricerca di cui vi parliamo oggi, va oltre.
Una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition ci dice infatti che il consumo di olio d’oliva riduca sensibilmente la mortalità causata da malattie molto gravi, comprese quelle tumorali. Un esito confermato anche dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi- I.R.C.C.S. Neuromed, in collaborazione con la Clinica Mediterranea Cardiocentro di Napoli e l’Università LUM “Giuseppe Degennaro” di Casamassima (BA).
Quasi 23.000 adulti (11.976 donne e 10.916 uomini con un’età media all’arruolamento di 55,4 anni) sono stati seguiti nell’arco di 12 anni della loro vita. Un consumo più elevato di olio di oliva, pari o superiore a tre cucchiai al giorno, dove un cucchiaio corrisponde a circa 10 grammi, è risultato essere associato a una minore incidenza di tutte le cause di morte.
Nel dettaglio, la mortalità per tutte le cause e, in particolare, per il cancro è scesa rispettivamente del 21,2% e del 13,7%. Una ricerca molto importante, soprattutto perché, come avete visto, si basa su un campione molto ampio di persone. Ma, come sempre accade nella scienza, sono in corso ulteriori studi per confermare o smentire queste conclusioni rivoluzionarie.