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Padrone preoccupato o libertino? Ecco i 5 tipi di gattari secondo la scienza. Tu quale sei?

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Dario Dario Quattro

Cinque i tipi dei gattari, cinque profili per i padroni dei gatti: quali sono e le caratteristiche da sapere

Con il termine di “gattari” si fa riferimento ai padroni dei gatti, gli amici umani, o comunque a persone che si dedicano all’assistenza dei piccoli felini: secondo l’università di Exeter, che ha analizzato il comportamento dei padroni, vi sono cinque profili stilati.

Sono tante le caratteristiche e le sfumature caratteriali dei gatti, partendo da quello affettuoso e finendo al più pigro dei pigri, e tali particolari si legano anche al rapporto col padrone e all’esperienza.

Al contempo, possono esservi vari tipi di padroni, diversi elementi che contraddistinguono i gattari, su per giù come nel caso dei genitori. Più protettivi, meno autoritari e così via.

Lo studio fatto dall’università nel Regno Unito si è focalizzato sul carattere di chi ha i gatti, individuandone cinque categorie. Da quelli preoccupati ai coscienziosi, sino a chi osserva con tolleranza ogni tipo di comportamento. La pubblicazione dei risultati ha avuto luogo su Frontiers in Ecology and the Environment.

Lo studio delle caratteristiche maggiormente comuni dei padroni dei piccoli felini, passa per quarantotto interviste condotte dai ricercatori, e l’analisi di molte dichiarazioni nelle lettere raccolte su giornali inglesi nel periodo 2000-2017.

Partendo da tale materiale, sono state selezionate sessantadue affermazioni che sintetizzano vari atteggiamenti e comportamenti degli uomini verso i gatti. Dichiarazioni che si possono raggruppare in 5 macro categorie.

I tipi di gattari: padrone preoccupato, difensore della libertà e guardiano tollerante

Primo fra i tipi di gattari individuati è il padrone preoccupato. Colui che ha paura che con l’uscita di casa il gatto possa perdersi, preso da altri o farsi male a causa di incidenti. O ancora, imbattersi in malattie o perdere la vita.

Gattari diversi, cinque macro categorie

Si tratta di persone che non permettono al gatto di uscire mai, e vivendo fisso in casa, viene tollerato e sostenuto dall’amico umano. Questi lo intrattiene e lo stimola con nuove esperienze.

A proposito dell’eventualità che il gatto possa cacciare piccoli animali come il topolino o un uccellino, i padroni preoccupati hanno risposto non esprimendo particolare fastidio, ritenendo la caccia quale comportamento che il gatto adotta solitamente.

Altro tipo tra i gattari poi è il difensore delle libertà dei piccoli quattrozampe. Si tratta di colui che pensa che l’animale debba uscir di casa e far ciò che vuole, tra cui anche la cattura di altri animali.

Tale azione ha l’approvazione di padroni di questo tipo, e pur se non vi fosse vi è uguale approvazione. Si tratta della tipologia meno preoccupata in merito alla sicurezza dei gatti e pensano che rischi e benefici della libertà si bilancino. In generale si oppongono all’idea di far restare il gatto all’interno della casa.

Terza tipologia di gattari, il guardiano tollerante, il quale ha una posizione di mezzo fra il primo e il secondo tipo. Si tratta di persone che preferiscono che i felini non escano, andando in giro, di notte, ma ne accettano l’uscita nel corso del giorno.

Pur sapendo che la caccia è un comportamento naturale, non amano l’idea che possa uccidere altri animali, provocandogli sofferenze. Capiscono però che è un comportamento naturale per il gatto e non avrebbero come impedirlo se non facendolo restare in casa.

Una decisione che comunque non vogliono adottare visto che non c’è la volontà di mettere restrizioni alla circolazione del felino. In sintesi, sono tolleranti anche nei confronti della caccia.

Padroni di gatti: il custode coscienzioso e quello del “vivi e lascia vivere”

A completare le tipologie dei gattari, vi sono la quarta e la quinta. La prima di queste due è il custode coscienzioso, ovvero colui che ritiene che il gatto necessiti di uscir di casa ma che, al contempo, non disapprovano per forza il confinamento.

Differenze e caratteristiche fra gattari diversi (gentechevainmontagna.it)

Tale tipologia ha paura dei pericoli in cui potrebbe incorrere il gatto, ma pensa che, ad ogni modo, i vantaggi siano maggiori degli svantaggi, e che vada quindi lasciato libero.

Il parere a proposito della caccia è negativo, e vi è consapevolezza dei vari danni che potrebbero compiere i gatti, riducendo la fauna selvatica.

Per tale ragione pensano che il padrone abbia una responsabilità circa il controllo dei gatti. L’intervento comunque avviene soltanto in casistiche estreme, per esempio qualora i mici fossero cacciatori incalliti.

Ultima categoria di gattari si lega ai padroni che vivono e lasciano vivere. I gatti sono ritenuti quali ospiti graditi che possono andare e venire quando ne hanno voglia. I padroni di questo tipo tengono ai mici e sono preoccupati degli eventuali pericoli all’esterno, quali incidenti, lotte e il fatto che altri potrebbero prenderli.

Però, c’è la percezione che siano rischi naturali, e non hanno paura, rispetto ai padroni preoccupati, di altri danni come malattie o uccisione del gatto. Rispetto alla caccia, è un’idea che non amano, tuttavia pensando ad un intervento soltanto qualora l’abitudine diventasse molto frequente.

Dario Dario Quattro

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