Luce e gas sono in continuo aumento per motivi che conosciamo bene, dalla pandemia alla guerra. Esistono però anche delle agevolazioni e sconti per chi per esempio possiede la 104.
Diventa importante informarsi e cercare di essere sempre e comunque aggiornati sulle informazioni base per cercare di risparmiare qualcosa. Ma ora entriamo più da vicino sui dettagli.
Per prima cosa parliamo della legge 104. Ma a chi viene riconosciuta? Questa è legata a casi di gravi disabilità e permette il diritto a ricevere una prestazione economica direttamente dallo Stato. Parliamo di assegno di invalidità per chi ha una riduzione della capacità lavorativa del 67% in presenza di però almeno cinque anni di contributi versati di cui tre negli ultimi cinque.
Istituita il 5 febbraio del 1992 è rubricata come una legge-quadro per l’assistenza, per i diritti delle persone con handicap e per l’integrazione sociale. E nel nostro caso specifico ci possiamo riferire a un risparmio proporzionale anche per quanto riguarda i consumi di gas e luce. Ma andiamo a vedere a quanto ammontano e che cosa bisogna fare per ottenere queste agevolazioni.
Legge 104, le agevolazioni su luce e gas
Per prima cosa dobbiamo specificare che solo chi ha la Legge 104 può usufruire di agevolazioni su luce e gas, ma non l’intero nucleo familiare. Il titolare della bolletta può essere agevolato e confermato nel mercato libero perché considerato cliente vulnerabile.
Va inoltre sottolineato che non esiste una vera e propria percentuale di disabilità da raggiungere per riuscire a ottenere il dato bonus di cui stiamo parlando. Si deve dunque fare riferimento alla condizione di disabilità come specifica la legge 104 stessa e cioè nel caso di una minoranza fisica, psichica o sensoriale che sia stabilizzata o progressiva. E inoltre che questo sia motivo di difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione sul luogo da lavoro e che può portare a uno svantaggio sociale fino all’emarginazione.
Ovviamente la disabilità, per rimanere nel mercato tutelato, non può essere auto-certificata ma deve essere constata attraverso visite mediche sanitarie in strutture ospedaliere pubbliche. Ci vuole dunque un certificato emesso dal medico per poi richiedere la possibilità di percepire un bonus non di poco conto.
Per altre informazioni è giusto rivolgersi agli enti preposti che sapranno dare spiegazioni più precise e daranno a chi ne ha necessità indicazioni sui documenti da presentare per effettuare proprio la domanda. Attenzione a fare tutto nel modo giusto per evitare che poi la domanda venga respinta per difetto di forma.