Può capitare che percorrendo una strada in città si vada a danneggiare il parabrezza e a volte si può ottenere un risarcimento dal Comune.
Non tutti gli automobilisti stipulano assicurazioni sui cristalli, perché si tratta di un’opzione che alza il premio annuale e visti i tempi che corrono, tagliare tutte le spese ritenute accessorie sembra essere l’unica strada percorribile. Però quando capita che il parabrezza si rompe sono guai, in primis per la sicurezza alla guida e poi perché ripararlo costa molti soldi senza un’adeguata copertura.
Le assicurazioni servono però proprio a questo e anche i Comuni sono assicurati contro alcuni tipi di danni che possono avvenire a cose e persone. Ma quando si tratta di autoveicoli non è molto semplice. Prendiamo ad esempio il caso che, durante la marcia, un sasso schizzi sul parabrezza e lo rompa. Essendo su una strada comunale, il cittadino può pensare di chiedere i danni proprio all’Amministrazione. Vediamo cosa dice la Legge.
Se si rompe il parabrezza posso chiedere il risarcimento al Comune? Ecco cosa prevede il Codice Civile
Esistono numerose norme che permettono, in caso di incidente, di stabilire le responsabilità e dunque chi deve pagare i danni. Ma nel codice stradale non possono essere contemplate tutte le casistiche, che sono ovviamente infinite. Se un veicolo davanti a noi, ad esempio, durante la marcia solleva un sasso che finisce sul nostro parabrezza, non potremo chiedergli i danni. C’è un articolo del Codice Civile, poi, che potremmo prendere a esempio per comprendere meglio il concetto.
L’articolo infatti prevede “una responsabilità oggettiva in capo al custode di una cosa“. Gli automobilisti, dunque, sono responsabili del loro modo di guidare, ma non della strada che stanno percorrendo. Ergo, se in una strada ci sono delle buche e viaggiando su di essa si innescano incidenti, è altro discorso. Ma anche in questo caso la richiesta di risarcimento al Comune non è sempre possibile, nonostante a volte i casi di incidenti e/o danni a veicoli e persone siano eclatanti.