Pensione anticipata: finalmente sia per chi ha figli che per chi non ne ha, ma con regole diverse

In attesa dell’annunciata (ma irrealizzata, fin qui) riforma delle pensioni, la Manovra 2024 introduce diverse novità sulla pensione anticipata.

In Italia, il tema delle pensioni è, da sempre, al centro dell’agenda politica. Anzi, dovremmo dire del dibattito e, spesso, dello scontro. Già perché in tanti – di qualsiasi schieramento politico – hanno parlato, negli ultimi anni, della necessità di effettuare delle modifiche radicali al sistema pensionistico italiano. Nessuno, però, ha fin qui mantenuto le promesse. Ora, almeno, la Manovra 2024 introduce delle significative modifiche alle pensioni anticipate.

Cambiamenti regole pensione anticipata
Da tempo gli schieramenti politici promettono la riforma del sistema pensionistico – (gentechevainmontagna.it)

Di pensioni si discute sempre, da anni. Si parla, ovviamente, di modifiche all’età pensionabile. Ma, soprattutto vista l’importante crisi economica che vive il Paese, si parla, soprattutto, di incidere sugli importi degli assegni mensili. Non solo. Si è spesso parlato delle differenze tra chi ha figli e chi non ne ha per accedere alla pensione anticipata. Ebbene, oggi, finalmente, qualcosa si muove. Attenzione alle regole, però.

Pensione anticipata: non c’è più distinzione tra chi ha figli e chi no

In tanti promettono, da anni, di superare la Legge Fornero. Promesse vane, per ora, perché nessuno ha mai davvero messo mano a una riforma strutturale del sistema pensionistico italiano. Eppure, ora, qualche novità arriva. Com’è noto, infatti, la Legge Fornero permette alle donne di andare in pensione con un anno di contributi in meno rispetto agli uomini. Tuttavia, le altre agevolazioni pensionistiche sono destinate principalmente alle madri, in linea con la politica del Governo Meloni che mira a favorire la genitorialità anche attraverso misure di welfare aziendale.

Cambiamenti regole pensione anticipata
Pensione anticipata: le novità per le donne – (gentechevainmontagna.it)

Sia gli uomini che le donne possono andare in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi. La differenza emerge nella pensione anticipata ordinaria, dove gli uomini possono ritirarsi dopo 42 anni e dieci mesi di contributi, mentre per le donne ne bastano 41 anni e dieci mesi.

In attesa della tanto annunciata riforma delle pensioni, comunque, già con la Manovra 2024 il Governo ha rimodulato le regole riguardanti la pensione anticipata contributiva. Innanzitutto sull’importo soglia, ovvero la quota minima di assegno maturato necessaria per accedere a questa pensione, che è stato innalzato a tre volte l’assegno sociale. Tuttavia, le donne con figli beneficiano di uno sconto: la soglia è ridotta a 2,8 volte l’assegno sociale (1496,35 euro) con almeno un figlio, e a 2,6 volte (1389,46 euro) con almeno due figli. Per gli uomini, la soglia rimane pari a tre volte l’assegno sociale (1603,23 euro nel 2024).

L’Opzione Donna è una forma di flessibilità in uscita riservata alle lavoratrici. Fino al 2022, richiedeva 35 anni di contributi e un’età anagrafica variabile. Con la Legge di Bilancio 2023, sono stati eliminati i differenziali tra libere professioniste e dipendenti, ma sono stati introdotti nuovi criteri, confermati per il 2024. Le condizioni attuali per accedere all’Opzione Donna sono l’appartenenza a esuberi da aziende con tavoli di crisi, caregiver, o inabili dal 74%, 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2023 e 61 anni al 31 dicembre 2023, con uno sconto di due anni (59 anni) per le lavoratrici dipendenti o licenziate da aziende con tavoli di crisi aperti.

Gestione cookie