Anche le casalinghe possono contare su un contributo pensionistico esclusivo: nel 2024 si può ottenere già a 57 anni. Ecco come calcolarla.
Le casalinghe hanno diritto, come tutti i lavoratori, a ricevere una pensione una volta giunta l’età richiesta. Ricordiamo infatti che le attività di gestione e cura della casa è un vero e proprio lavoro a tutti gli effetti, ma non retribuito: chi sceglie di rimanere a casa a badare alle faccende domestiche e crescere i figli non percepisce alcuno stipendio, anche se negli anni non sono mancate le proposte per l’istituzione di un sostegno economico da rivolgere proprio a questa specifica categoria. Consideriamo che secondo le stime il lavoro domestico dovrebbe avere una retribuzione di almeno 7.000 euro.
Chi fa la casalinga o il casalingo sa bene quanto faticoso sia il lavoro, che comprende mansioni di diverso tipo, dalla lavanderia alla cucina alla cura dei figli o di altri familiari bisognosi. Nonostante il lavoro domestico non sia retribuito, giunti ad una certa soglia di età si ha il diritto a percepire una pensione, come accade a tutti gli altri lavoratori dipendenti o autonomi. Con il decreto legislativo n. 565 del 1996 è stato istituito il Fondo Inps di previdenza proprio per le persone che svolgono lavori di cura e responsabilità familiare non retribuiti.
Ogni casalingo o casalinga può scegliere volontariamente di iscriversi al fondo e può farlo soltanto se non svolge altre attività lavorative dipendenti o autonome; inoltre non deve essere titolare di pensione diretta. Per il Fondo non ci sono costi di iscrizione, l’unica spesa da affrontare è quella del versamento volontario della contribuzione, atto a far crescere il fondo per ricevere in futuro la pensione. Per far si che il versamento venga riconosciuto ai fini pensionistici deve ammontare almeno a 309,84 euro l’anno, che si possono tradurre anche in 25,82 euro al mese.
Di solito la pensione viene riconosciuta al compimento dei 65 anni anagrafici, tuttavia in pochi sanno che è possibile ricevere la pensione da casalinghe anche a 57 anni purché si rispettino i requisiti contributivi minimi: devono essere versati almeno 5 anni di contributi da importo pari o superiore al valore dell’assegno sociale maggiorato del 20%.
Con i valori aggiornati al 2024 questo importo si aggira intorno a 640 euro. Se si raggiunge questa soglia entro i 57 anni si può ottenere la pensione in anticipo, altrimenti è necessario attendere il compimento dei 65 anni.
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