Pensione di invalidità civile, quando si trasforma in assegno sociale: il chiarimento dell’Inps sulle modifiche 2024

Quando la pensione di invalidità civile si trasforma in assegno sociale? L’INPS ha recentemente chiarito tutto con una propria circolare.

Per i titolari di una pensione di invalidità civile in Italia, è previsto un passaggio importante al raggiungimento di una certa età: la trasformazione della pensione in assegno sociale. Questo cambiamento ha implicazioni significative per i beneficiari e riguarda sia l’importo erogato che le modalità di gestione da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Pensione invalidità civile e assegno sociale
Pensione invalidità civile e assegno sociale: il chiarimento dell’INPS foto: Ansa – (gentechevainmontagna.it)

L’assegno sociale è destinato a coloro che hanno un reddito annuo inferiore a una certa soglia stabilita dalla legge. Per ottenere l’assegno sociale nella sua interezza, il beneficiario deve avere un reddito molto basso o nullo. Se il reddito supera la soglia minima, l’importo dell’assegno viene ridotto proporzionalmente.

Attualmente, l’importo massimo dell’assegno sociale è di circa 503 euro mensili, ma può variare annualmente in base all’adeguamento al costo della vita. L’INPS si occupa di verificare annualmente il reddito dei beneficiari per confermare o modificare l’importo erogato. Recentemente, con la circolare n° 1 del 2 gennaio 2024, l’INPS ha chiarito alcuni passaggi fin qui poco chiari riguardanti questo meccanismo.

Quando la pensione di invalidità civile si trasforma in assegno sociale

La pensione di invalidità civile, concessa a persone con una disabilità certificata che comporta una riduzione significativa della capacità lavorativa, si trasforma in assegno sociale al compimento del 67° anno di età. Questo passaggio è automatico e avviene senza la necessità di presentare una nuova domanda.

Passaggio da Pensione invalidità civile ad assegno sociale
Quando la pensione di invalidità civile si trasforma in assegno sociale – (gentechevainmontagna.it)

L’assegno sociale è una misura assistenziale destinata ai cittadini che, giunti alla soglia della vecchiaia, non dispongono di un reddito sufficiente a garantire loro una vita dignitosa. Questo cambiamento riguarda sia le pensioni di invalidità parziale che quelle per inabilità totale, riconosciute alle persone che non possono svolgere alcun lavoro a causa della loro condizione. Il beneficiario non deve compiere alcun atto amministrativo per avviare questa procedura, poiché l’INPS monitora costantemente l’età dei pensionati e procede d’ufficio alla trasformazione.

Dunque, la buona notizia è il passaggio automatico. Ma, in realtà, possono arrivare anche notizie meno buone dall’attuazione di questo meccanismo. Una volta avvenuta la conversione, il pensionato continuerà a ricevere un importo mensile, che sarà però quello previsto per l’assegno sociale. L’importo dell’assegno sociale può variare in base al reddito complessivo del beneficiario e di eventuali altri componenti del nucleo familiare. Perciò, in alcuni casi, l’assegno sociale potrebbe risultare inferiore rispetto alla pensione di invalidità percepita in precedenza.

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