L’Inps ha annunciato 4 novità sulle pensioni che permettono ancora a pochi di andare in pensione anticipata: ecco tutte le informazioni a riguardo.
Il 13 marzo 2024 l’Inps ha pubblicato la circolare n. 46, nella quale ha annunciato alcune novità importanti sulla pensioni di vecchiaia e sulle pensioni anticipate del sistema contributivo. Le novità riguardano i lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo l’1 gennaio 1996, ovvero che non hanno versato contributi alla data nel 31 dicembre 1995. La novità più importante riguarda la soglia del pensionamento, sia per quanto riguarda l’età anagrafica del pensionato, sia riguardo alla sua anzianità contributiva.
Secondo le stime l’aspettativa di vita degli italiani si fa sempre più alta, per questo motivo l’Inps pensa sia corretto adeguare l’età di pensionamento all’allungarsi della vita. Oggi il sistema contributivo permette di andare in pensione al compimento dei 67 anni di età purché siano stati maturati almeno 20 anni di contributi previdenziali.
Si può andare invece in pensione anticipata se tutto va secondo i piani previsti dall’Inps, il primo adeguamento alla nuova speranza di vita avrà luogo a partire dal 2027 e l’età anagrafica e contributiva potrebbe innalzarsi di 2 mesi rispetto alla soglia attuale.
Intanto la novità più grande riguarda l’importo della pensione maturata, novità entrata già in vigore all’inizio del 2024. Per avere accesso alla pensione di vecchiaia, l’importo soglia è pari all’importo dell’assegno sociale (534,41 euro). Per la pensione anticipata, invece, l’importo soglia è pari a 3 volte l’importo dell’assegno mensile; la soglia è ridotta a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 per le donne con due o più figli.
Le novità riguardano anche l’importo massimo che un pensionato potrà ricevere. Dall’ 1 gennaio 2024 l’Inps ha imposto questa soglia a 5 volte il contributo minimo, limite che nel 2023 era fissato a 4 volte il minimo. Secondo questi calcoli, dunque, un pensionato nel 2024 potrà ricevere una pensione mensile massima di 2.993,05 euro.
Un’altra novità importante riguarda l’introduzione di una finestra di tre mesi. Significa che la prima mensilità della pensione viene erogata soltanto tre mesi dopo il raggiungimento dei requisiti necessari alla pensione. Dunque la pensione non arriverà il mese stesso (per esempio) del compimento dei 67 anni di età, ma tre mesi dopo. Sempre nella stessa nota l’Inps ha dichiarato che al momento non sono previste novità per il biennio 2025/2026, ma che ulteriori modifiche potranno avvenire nel biennio 2027/2028.
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