Il via libera del welfare rivoluziona il mondo delle pensioni, almeno per quanto riguarda quella minima da 1000 euro. Tutte le novità.
Se ne parlava da un anno. Già la scorsa estate c’era stato una sorta di ammiccamento, un placet governativo sulle pensioni minime da portare a 1000 euro al mese. L’impatto dell’aumento dei costi sui salari dovuto dalla pandemia da Coronavirus, d’altronde, ha avuto effetti troppo pesanti da non essere presi in considerazione.
A quanto pare il lungo burocratico porta novità nel 2024: il Governo si sta focalizzando sui redditi bassi che già con il taglio del cuneo fiscale aveva avuto degli effetti per il 2023. Ora ci sia avvia verso il passo successivo. L’aumento delle pensioni fino a 1000 euro al mese, obiettivo dichiarato dal Governo Meloni entro la fine della legislatura, è finalmente alle porte. Una manovra basata su una rivalutazione al 120% delle pensioni minime, figlia principalmente della Legge di Bilancio.
Pensione minima a 1000 euro, c’è la prima approvazione: tutti i requisiti per l’aumento
Così vengono premiati i percettori di assegni sociali e pensioni più basse, con una generosa rivalutazione. Anche se per il momento le pensioni minime da 1000 euro vengono prese in considerazione soltanto a livello locale. Una in particolare. Il Consiglio provinciale dell’Alto Adige è il primo ad approvare una mozione che autorizza l’aumento delle pensioni minime 1000 e che potrebbe essere estesa in un futuro prossimo a un numero maggiore di beneficiari.
Il primo passettino in avanti che porta la pensione minima a 1000 euro viene riconosciuto a chi soddisfa questi requisiti: bisogna avere almeno 65 anni e dimostrare che si vive da soli, con un reddito da pensione che non supera i 10mila euro netti e senza possedere altri patrimoni di rilievo oltre all’abitazione o alla casa di proprietà. Last but not least, un altro criterio cardine: al momento della presentazione della domanda per la pensione minima di 1000 euro al mese, la dimora stabile e ininterrotta da almeno un anno nella provincia di Bolzano.
L’efficienza del modello di welfare altoatesino potrebbe fare scuola e iniziare un effetto go down in tutto il Paese. L’approvazione da parte del Consiglio provinciale di questo nuovo “pacchetto” riguardante le pensioni minime a 1000 euro ora passerà alla Giunta che interverrà per aumentare l’attuale contributo per le spese accessorie per anziani, confidando in una sgasata entro il 2024 non solo per l’Alto Adige, ma anche per un numero sempre più maggiore delle regioni italiane.