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Pensioni INPS 2024: scegli tra le nuove uscite a 61, 62 o 63,5 anni di età

Non è affatto semplice orientarsi nel mare magnum del sistema pensionistico italiano. Ecco le opzioni sul tavolo

Le opzioni di pensionamento nel 2024 offrono diverse alternative, ma le principali sono quelle che vi esporremo oggi. Esistono tre misure che possono essere considerate, ma nel corso del 2024 sono state apportate modifiche alle regole per tutte e tre. Vediamo quindi come funzionano queste opzioni pensionistiche per l’anno in corso.

Strade per la pensione 2024
Quali sono le strade per la pensione nel 2024 foto: Ansa – (gentechevainmontagna.it)

Non è affatto semplice orientarsi nel mare magnum del sistema pensionistico italiano, che è uno dei più complessi. In questo articolo cercheremo di esporre quelle che sono le varie possibilità concesse a chi vuole andare in pensione. Ovviamente, come sempre, vi suggeriamo il consulto con un esperto del settore, per scegliere la soluzione più adatta.

Ogni opzione tra quelle di cui parleremo oggi rappresenta un’opportunità per coloro che desiderano ritirarsi dal mondo del lavoro. Ma, allo stesso tempo, pongono delle limitazioni significative sia in termini di importo della pensione che di tempistiche di erogazione. Questo solleva la necessità di una valutazione accurata prima di aderire a queste modalità pensionistiche, considerando attentamente le proprie esigenze finanziarie e personali.

Pensioni 2024: le possibilità di uscita

Una possibilità per andare in pensione nel 2024 è l’Anticipo pensionistico sociale. Per accedervi sono richiesti almeno 63 anni e 5 mesi di età, e un minimo di 30 o 36 anni di contributi versati. Questa misura è destinata a categorie specifiche, tra cui caregiver, invalidi, lavoratori esposti a condizioni gravose, e disoccupati.  Tuttavia, questa misura presenta alcuni difetti significativi. Le pensioni con l’Anticipo pensionistico sociale non possono superare i 1.500 euro al mese e non includono la tredicesima mensilità, le integrazioni al minimo e i trattamenti, gli assegni per il nucleo familiare, o l’indicizzazione al tasso di inflazione. Inoltre, non è prevista reversibilità per gli eredi.

Strade per la pensione 2024
Pensioni 2024: le possibilità di uscita – (gentechevainmontagna.it)

All’età di 62 anni, il 2024 offre ai lavoratori la possibilità di accedere alla tanto discussa Quota 103. Un’opportunità che richiede non solo un’età minima di 62 anni, ma anche almeno 41 anni di contributi versati. Questa nuova misura non è vincolata alla categoria di appartenenza, come nel caso dell’Ape sociale, ma esige solamente 35 anni di contributi effettivi, escludendo quelli figurativi derivanti da periodi di disoccupazione o malattia.

Tuttavia, la Quota 103 presenta alcune problematiche che necessitano di attenzione, specialmente riguardo agli importi della prestazione. Prima di tutto, la pensione non può superare 4 volte il trattamento minimo INPS, ponendo dei limiti importanti soprattutto per chi ha avuto una carriera caratterizzata da bassi stipendi. Inoltre, il calcolo della prestazione è completamente contributivo, il che significa che si basa esclusivamente sui contributi versati nel corso della vita lavorativa, senza tener conto di altri fattori come gli anni di servizio.

Per quanto riguarda i tempi di erogazione, nel settore privato la Quota 103 diventa fruibile solo dopo un ritardo di 7 mesi dalla data di compimento dei requisiti minimi, mentre nel pubblico impiego tale ritardo è esteso a 9 mesi. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per coloro che necessitano di una pensione per garantire il proprio sostentamento.

Anche nel 2024, Opzione Donna rimane una prestazione pensionistica che può essere sfruttata. Per accedere a Opzione Donna nel corso del 2024, è necessario soddisfare i seguenti requisiti entro il 31 dicembre dell’anno precedente: avere almeno 61 anni di età; aver versato almeno 35 anni di contributi. L’età anagrafica richiesta può variare in base al numero di figli avuti. La pensione ottenuta tramite Opzione Donna è calcolata utilizzando il sistema contributivo, basato sui contributi versati durante la vita lavorativa, senza tener conto di altri fattori.

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