Non tutte le tipologie di piante sono lecite, alcune implicano pesanti ripercussioni e multe molto salate, meglio fare attenzione.
Nessuno immagina ci siano tipologie di piante che non è possibile detenere in casa eppure è così, chi infatti le adopera nell’abitazione o in giardino rischia ripercussioni vere e proprie e una brutta stangata. Meglio quindi visualizzare con attenzione quelle che sono le tipologie da poter tenere senza problemi e quelle che non devono mai essere piantate.
Esistono leggi e regolamenti appositi che servono a strutturare proprio la possibilità per i cittadini di detenere o meno alcune tipologie di piante. Secondo il regolamento europeo 1143 del 2014 infatti le specie esotiche invasive ad esempio non sono ammesse.
Piante vietate in giardino: la lista completa, si rischia tantissimo
Il problema infatti è che molte di queste piante si trovano sul territorio quindi sono comunque già diffuse ma possono essere veramente pericolose perché potrebbero andare a intaccare lo sviluppo delle piante locali e per tale motivo si è scelto di porre limitazioni specifiche.
Coloro che coltivano le piante in giardino, orto, casa, rischiano una multa salata. Le specie vegetali esotiche vietate per molti sono anche piante di tipo comune perché ovviamente non tutti sanno scegliere o decifrare di quale tipo si tratti, in molti casi la questione è veramente dettata da scelte estetiche o motivazioni che non c’entrano nulla.
Il problema è che possono determinare danni ambientali severi e ripercussioni sullo spazio circostante, per questo motivo bisogna fare molta attenzione. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha un apposito portale dove è possibile controllare le piante e quindi le disposizioni in materia ma anche chiederne la rimozione laddove siano presenti prodotti a rischio.
Al momento le liste prevedono un totale di 88 esemplari vietati, le dieci più comuni sono: ambrosia, balsamina ghiandolosa, forbicina frondosa, giacinto d’acqua, panace di Mantegazza, peste d’acqua, poracchia a grandi fiori, pueraria, rabarbaro gigante, topinambur.
Meglio verificare subito se alcune di queste sono presenti e nel caso intervenire, per evitare successivi problemi. Fare subito una segnalazione e rimuoverle prima di trovarsi con un’ammenda da pagare e conseguenze anche più severe. La legge è chiara e quindi è comunque onere del cittadino controllare cosa c’è nel proprio spazio, anche se si tratta di una casa acquistata con un giardino già coltivato, bisogna sempre notare con attenzione cosa è stato piantato.
Secondo quanto previsto dalla normativa c’è l’ammenda fino a 15 mila euro e l’arresto a 3 anni per chi coltiva delle piante di questo tipo, quindi vista la severità delle ripercussioni è utile capire bene quali sono le tipologie ammesse e quali assolutamente non e rimuoverle.