Risparmiare sul premio assicurativo per la propria auto? Scopriamo cos’è l’assicurazione a consumo e se davvero conviene.
Il premio assicurativo per la propria automobile è troppo alto? Allora cosa fare? Certo, comparare i prezzi di diverse compagnie tramite internet, chiedere consiglio a parenti ed amici ed anche al proprio meccanico di fiducia possono rivelarsi mosse opportune e vincenti. Ma oltre a rivolgerci ad assicurazioni tradizionali in grado di abbassare il costo annuale del premio di qualche decina di Euro (che comunque male non fa), mantenendo gli stessi servizi, oggi possiamo considerare anche piani “innovativi” emersi sul mercato solo di recente.
Le assicurazioni, infatti, sono attualmente impegnate a rinnovare le proprie politiche di premio in base al principio cardine della personalizzazione del servizio: in altre parole, il tentativo è quello di “cucire su misura” di ogni specifico cliente solo ed esclusivamente i premi di cui ha effettiva necessità, tagliando quindi costi superflui e ridondanti spesso inclusi, invece, nelle polizze tradizionali.
Una delle soluzioni introdotte recentemente sul mercato è quella dell’assicurazione a consumo: è conosciuta anche come “Pay Per Use” o come assicurazione a chilometro. È dedicata al settore dell’automotive e consiste nell’offerta di un premio assicurativo calcolato in base al numero esatto di chilometri percorsi nel corso dell’anno. Ma conviene effettivamente? E a chi? Approfondiamo meglio.
L’assicurazione auto a consumo: come funziona e a chi conviene
Partiamo dal considerare alcuni dettagli apparentemente minori. Questa nuova tipologia di assicurazione è semplice da configurare e rapida da ottenere; inoltre, in termini gestionali, è possibile amministrarla anche da smartphone, tablet e computer, quindi comodamente da casa e in mobilità e, soprattutto, in autonomia.
Ecco quindi i primi vantaggi nonché risparmi (quanto meno di tempo per gli aspetti più prettamente burocratici ed amministrativi). Ma c’è di più: possono infatti essere stipulate anche per specifici periodi di riferimento, ad esempio interrompendone la validità quando è prevista una temporanea sospensione dell’uso del mezzo per un tempo complessivo significativo. A partire già da queste prime considerazioni, va da sé quindi che il target ideale è quello di conducenti che fanno un uso limitato del mezzo, per percorrenze annuali complessive tra i 3.500 ed i 5.000 chiometri circa.
Già, ma conviene davvero in termini economici? Ebbene, in base ai dati ed alle evidenze emerse fino ad ora, a queste condizioni si stima un risparmio massimo tra il 50% ed il 60% rispetto ad una polizza auto tradizionale ed uno minimo non inferiore al 30%. Dunque, posto che si preveda un utilizzo dell’auto parsimonioso come quello ipotizzato, risulta senz’altro opportuno valutare l’opzione, approfondendo insieme alla propria compagnia di fiducia.