La pressione alta è un grave fattore di rischio per la salute ma possiamo tenerla sotto controllo grazie all’alimentazione.
La pressione alta, o ipertensione arteriosa, è una condizione cronica, in cui la forza esercitata dal sangue contro le pareti delle arterie è elevata e persistente.
Normalmente, la pressione sanguigna varia nel corso della giornata in base a diversi fattori, come l’attività fisica, lo stress e l’ora del giorno. Tuttavia, se la pressione rimane alta in modo costante nel tempo, si parla di ipertensione.
Si considera pressione alta una pressione che rimane costantemente intorno ai 120-129 di massima su 80-84 di minima. Si tratta comunque di valori che definiscono una ipertensione di stadio 1, ancora poco grave. Se i valori si alzano ulteriormente, si sfocia in una ipertensione di stadio 2, che viene definita da valori tra i 130 e i 139 di massima e gli 85-89 di minima. L’ipertensione grave presenta valori superiori a 90 di minima e 140 di massima.
Se non trattata, l’ipertensione può portare a gravi complicazioni, tra cui infarto, angina pectoris e ictus. L’ipertensione può danneggiare i reni, riducendone la capacità di filtrare il sangue e di eliminare le tossine, portando quindi a patologie renali anche gravi. La pressione alta è anche tra le principali cause di aneurismo: l’ipertensione può indebolire le pareti delle arterie, aumentando il rischio di formazione di aneurismi (dilatazioni abnormi) che, se si rompono, possono causare emorragie interne gravi.
Come sanno benissimo coloro che soffrono di pressione alta, il sale è uno degli alimenti da evitare il più possibile. Il consiglio è di consumare meno di 5 grammi di sale al giorno per tenere sotto controllo la pressione alta, e si consiglia di evitare salse salate come la soia ma anche ketchup e senape.
Anche i cibi confezionati e molto lavorati sono pericolosi per chi soffre di ipertensione perché contengono il classico sodio nascosto, cioè sale utilizzato come conservante o come esaltatore di sapore. Tra gli alimenti da evitare il più possibile ci sono salumi, carne in scatola, würstel, snack salati, patatine fritte, zuppe e brodi istantanei, dadi da brodo, condimenti pronti per la pasta e salse pronte.
Anche i formaggi stagionati come parmigiano, pecorino romano e gorgonzola contengono elevate quantità di sodio. I grassi saturi e i grassi trans aumentano il colesterolo cattivo e favoriscono il restringimento e l’irrigidimento delle arterie. Si trovano principalmente i cibi come carni rosse, insaccati, latticini interi, cibi fritti e prodotti industriali in genere.
Un consumo eccessivo di zuccheri aggiunti può portare all’aumento di peso e all’insulino-resistenza, entrambi fattori di rischio per l’ipertensione. Limitare il consumo di dolci, bevande zuccherate (come bibite gassate, succhi di frutta industriali e energy drink) e snack dolci preconfezionati.
La caffeina può avere un effetto temporaneo di aumento della pressione sanguigna. Se si è sensibili alla caffeina, è consigliabile limitare il consumo di caffè, tè, bevande energetiche e cioccolato.
L’assunzione eccessiva di alcol può aumentare la pressione sanguigna. Le linee guida raccomandano alle donne di non assumere più di un bicchiere di vino al giorno e agli uomini non più di due.
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