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Problemi in montagna: i soccorsi sono a pagamento? La risposta che non ti aspetti

Ecco tutta la verità in merito ai soccorsi in montagna e al loro costo: ecco di chi è a carico, a quanto ammonta e come funziona se se ne ha bisogno

Può capitare a tutti di subire un infortunio mentre ci si sta godendo una bella passeggiata in montagna. Sebbene sia più raro tra gli esperti, che conoscono le insidie dei sentieri e sanno equipaggiarsi nel modo più corretto, in realtà l’imprevisto accade sia a chi è in montagna tutte le domeniche, sia a chi invece ci va una volta all’anno.

Fortunatamente, è possibile chiamare i soccorsi in modo da essere aiutati il prima possibile dal personale competente: ecco però cosa c’è da sapere. Chi vive in montagna, impara a riconoscere quando un elicottero o un’ambulanza si sta dirigendo verso i sentieri più battuti e, soprattutto d’inverno, teme il peggio in relazione al rischio di valanghe e di slavine.

Purtroppo, infatti, la montagna a volte sa essere molto crudele e non sono rari gli incidenti anche mortali. Impossibile però non parlare dei soccorsi, tempestivi, preparati e soprattutto in grado di salvare anche la vita: ecco quanto costano e chi li paga.

Soccorsi in montagna: i costi e chi deve sostenerli

Nella regione del Veneto, la Giunta Regionale nel 2011 ha stabilito il tariffario in merito alle uscite dei soccorsi montani. Gli interventi con Hemps (l’assistenza medica elitrasportata) o gli interventi di Ricerca e soccorso sempre mediante un elicottero costano e anche parecchio.

Quanto si pagano i soccorsi in montagna?
I soccorsi in montagna si devono pagare: ecco le cifre (gentechevainmontagna.it)

Per queste operazioni si può arrivare a spendere fino a 7500 euro. Il volo dell’elicottero vale 90 euro al minuto, mentre se il soccorso prevede solo il personale a terra allora il suo prezzo scende e si attesta su un massimo di 1500 euro.

Nel caso in cui a chiamare i soccorsi siano cittadini stranieri, il costo sale e lo stesso vale nei casi in cui l’emergenza venga segnalata in modo improprio e, quindi, quando i soccorsi escono e si muovono senza che ce ne fosse una reale necessità. Tra i professionisti del settore, queste chiamate superflue vengono definite “servizio taxi per il ritorno”: avventori della montagna stanchi del percorso chiamano i soccorsi solo per avere un modo semplice e comodo di tornare a valle.

Di fatto, quindi, il sistema sanitario copre tutte le operazioni eseguite in emergenza e urgenza, anche nel caso in cui si muova l’elicottero e solo ed esclusivamente quando il soccorso viene seguito da un accertamento o da un ricovero ospedaliero. Se invece la chiamata risulta essere superflua, allora i costi saranno a carico dell’utente.

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