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Quando verranno spenti i riscaldamenti in Italia: tutte le date divise per zona climatica

L’arrivo della primavera segna definitivamente lo spegnimento centralizzato dei riscaldamenti per gli italiani: ecco quando avverrà.

I riscaldamenti seguono una tabella precisa che varia da zona a zona e che porta avanti un accensione e uno spegnimento uguale per tutti coloro che si trovano all’interno della stessa città. Un sistema pratico per mettere tutti d’accordo lavorando sulle esigenze comuni, soprattutto per quanto riguarda i consumi e la spesa.

Date riscaldamenti spenti in Italia
Date spegnimento riscaldamenti in Italia: ecco quali sono – Gentechevainmontagna.it

E così, nel momento esatto in cui i riscaldamenti si spegneranno, questo avverrà per tutti gli abitanti di quel palazzo o condominio, proprio perché c’è un blocco unificato. Le persone freddolose possono comunque scegliere di adoperare altri strumenti. Questi però non devono rientrare nelle spese comuni.

Riscaldamenti in Italia: quando vengono spenti quelli centralizzati

Ogni provincia rientra in una lettera specifica e si rende necessario differenziarle perché ci sono zone climaticamente più fredde ed altre più calde. È normale quindi che non possa esserci per tutti una data univoca. Quelle che rientrano nella zona A hanno un’accensione massima di 5 ore e lo spegnimento avverrà il 15 marzo. Per la zona B invece la durata di 7 ore terminerà il 31 marzo. Per la zona C è di 9 ore e invece sarà ultimata il 31 marzo. Infine, per la zona D si passa al 15 aprile con durata massima di 11 ore, mentre per la zona F con 13 ore invece lo spegnimento è il 15 aprile e non sono previste limitazioni.

Quando vengono spenti i riscaldamenti centralizzati
Sai perché i riscaldamenti vengono spenti in modo differenziato? – Gentechevainmontagna.it

Ovviamente non rientrano in questa tabella ospedali, case di cura e simili. Nonostante tutto è sempre possibile per i sindaci delle città determinare degli spegnimenti differenziati poiché la gestione dipende molto dal clima. Il Sud Italia è di base più caldo del Nord del Paese ed è chiaro dunque che vi siano esigenze differenti.

Discorso a parte invece per coloro che hanno il riscaldamento autonomo e che possono decidere in qualunque momento di accendere e spegnere senza vincoli. Questo schema viene fatto ogni anno sia per l’accensione che per lo spegnimento per garantire il comfort a tutti ma anche per determinare un uso consapevole che quindi eviti sprechi e altre problematiche. Ovviamente di base lo spegnimento coincide con l’arrivo della primavera.

Il problema è che il cambiamento climatico ha destabilizzato molto l’approssimarsi delle temperature relativamente a quelli che sono i periodi di approdo del freddo in autunno e del caldo in primavera. Capita talvolta quindi che lo spegnimento non sempre coincide con un periodo effettivamente caldo e l’accensione non sempre cade con il primo freddo. Resta valida la possibilità per il condominio di stabilire regole differenti e quindi procedere in maniera diversa, se necessario.

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