Riapertura imminente della funivia di Campo Imperatore: una svolta attesa da cittadini e turisti
Dopo mesi di attesa e tensione, L’Aquila e l’Abruzzo si preparano a festeggiare la riapertura della funivia di Campo Imperatore. L’annuncio è giunto dopo un incontro cruciale al Ministero dei Trasporti, avvenuto mercoledì 10 gennaio, che ha dato il via alla ripresa delle operazioni dell’impianto che collega Fonte Cerreto all’Albergo a 2.130 metri di altitudine, e offre accesso alle preziose piste da sci.
La chiusura della funivia, avvenuta lo scorso autunno per lavori di manutenzione programmata, ha preso una piega inattesa. A metà dicembre, dopo la fine dei lavori, un esposto anonimo ha segnalato criticità sulla fune portante, innescando controlli cautelativi da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA). Tale decisione ha innescato una serie di indagini e ritardi che hanno colpito l’economia locale.
L’incontro al Ministero dei Trasporti ha visto la presenza dei dirigenti dell’ANSFISA, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, del Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, e di Dino Pignatelli, amministratore del Centro Turistico del Gran Sasso. Le pressioni esercitate dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e da alcuni parlamentari aquilani hanno contribuito ad accelerare l’iter ministeriale.
“I segnali giunti dal tavolo tecnico sono incoraggianti, ci auguriamo che la vicenda possa concludersi positivamente per la nostra montagna. La nostra amministrazione ha impiegato risorse significative per ottemperare alle richieste di approfondimento giunte dal Ministero,” ha dichiarato il sindaco Biondi.
La data esatta della riapertura non è ancora nota, ma dovrebbe avvenire nelle prossime ore. L’ANSFISA emetterà un provvedimento di nulla osta, includendo prescrizioni già previste e adottate dal Centro Turistico. La funivia, inaugurata nel 1988 in sostituzione dell’impianto del 1934, è di vitale importanza per la zona, rappresentando la principale via di accesso alle piste e agli itinerari di montagna. Durante il periodo invernale, infatti, quando la strada è chiusa dalla neve, è l’unica via di accesso alle piste delle Fontari e del Monte Scindarella, e agli itinerari di scialpinismo e alpinismo verso il Duca degli Abruzzi, Campo Pericoli e la vetta del Corno Grande.
Strada che, con la chiusura della funivia in autunno, è stata tenuta aperta fino a Natale per permettere l’accesso ad alpinisti e scialpinisti, e per consentire la prosecuzione dei lavori all’Albergo di Campo Imperatore, che sta venendo completamente rinnovato, e al vicino Ostello, danneggiato ad ottobre da violente raffiche di vento.
La vicenda ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dell’impianto – che può portare più di 100 passeggeri e supera mille metri di dislivello in sette minuti – probabilmente amplificati dai recenti eventi tragici sul Mottarone. La sostituzione di una delle funi, lunghe 3.000 metri e pesanti decine di tonnellate, sarebbe costosa e comporterebbe lunghi tempi di fermo. Il sindaco Biondi ha definito la situazione “paradossale,” e la mancanza di comunicati ufficiali da parte del Centro Turistico e del Ministero dei Trasporti ha suscitato preoccupazioni.
La funivia del Gran Sasso svolge un ruolo cruciale nell’economia dell’Aquila e della regione. Nel 2022 ha trasportato 110.000 persone, contribuendo significativamente all’indotto locale, dai posti di lavoro diretti nell’impianto alle attività turistiche circostanti.
La riapertura salverà la stagione invernale, ma con l’obbligo di osservare prescrizioni piuttosto stringenti ed effettuare le dovute sostituzioni non appena l’inverno lascerà spazio alla bella stagione. Per l’apertura vera e propria della stazione si dovranno attendere almeno altri due giorni di lavoro sulle piste per sistemare la neve.
“Abbiamo fatto un incontro molto cordiale e fruttuoso, durante il quale abbiamo messo sul tavolo tutta la documentazione relativa alla sicurezza. Siamo certi di riaprire la funivia e di poter cominciare la stagione sciistica con prescrizioni che sono riconducibili a raccomandazioni che noi attuiamo da sempre”. Sono le parole dell’ingegnere Dino Pignatelli, presidente del Centro Turistico del Gran Sasso (Ctgs) – ente del Comune dell’Aquila che gestisce la stazione sciistica di Campo Imperatore – nonché tecnico del comparto dell’impiantistica invernale di rilevanza nazionale. “Il numero di persone che potrà essere trasportato sarà di 70-80 turisti per vettura, come facciamo ormai da anni, specie in inverno, e non la metà, come sentito dire – ha spiegato –. La velocità raccomandata deve essere pari a 7-8 metri al secondo, la normale velocità di esercizio. Per quanto riguarda invece lo spostamento ridotto della fune 1, abbiamo dimostrato che non influisce sulla sicurezza della fune stessa, peraltro prevista dalla normativa. L’infrastruttura è sicura e lo abbiamo dimostrato. Attendiamo il responso scritto di tecnici e Ministero con grande fiducia” ha concluso il presidente del Centro turistico del Gran Sasso.
Ora la speranza dei cittadini è che la riattivazione dell’intera struttura avvenga quanto prima, mitigando l’impatto economico e consentendo la ripresa delle attività legate al turismo in questa pittoresca regione montana.
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