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“Rischio chimico”: scatta l’allerta del Ministero che richiama immediatamente nota farina

Il Ministero della Salute ha deciso di richiamare dal mercato un prodotto a causa di un potenziale rischio chimico: ecco di quale si tratta. 

I richiami alimentari, non sono di certo una novità e anche in Italia le comunicazioni in tal senso sono tante e allo stesso tempo variegate. Attualmente per una farina si è deciso di procedere con il ritiro momentaneo: il motivo c’è ed è importante.

Richiamo alimentare farina
Il richiamo alimentare riguarda una particolare farina: cosa fare in questi casi – (Gentechevainmontagna.it)

Il Ministero della Salute ha diffuso una nota per spiegare i rischi legati al prodotto in questione. La nota di richiamo evidenzia quali siano i motivi legati al richiamo e perché non consumare la farina al centro del ritiro.

Richiamo alimentare, di quale farina si tratta

La nota dello scorso 18 luglio 2024, ha spiegato i motivi del richiamo alimentare e come fare attenzione al consumo del prodotto. L’invito è rivolto a coloro i quali vogliano evitare disturbi gastrointestinali. Il prodotto in questione non deve essere consumato. Assumere questo tipo di farina di pistacchi aumenta il rischio di assumere ocratossina, sostanza altamente pericolosa per la salute dei consumatori e delle consumatrici.

Farina di pistacchi richiamo
Il richiamo alimentare della farina di pistacchi è ufficiale – (Foto: salute.gov.it) – (Gentechevainmontagna.it)

La farina di pistacchi è del marchio “Fruit’s Better“. Nella nota sono stati annunciati il produttore (Mocerino Frutta secca Srl) e anche l’indirizzo dello stabilimento che si trova a Somma Vesuviana (Napoli), in via Piazzone 5. Il peso specifico di ogni singola confezione è pari a 200 grammi.

Sull’avviso ci sono anche i numeri dei lotti oggetto del richiamo, ecco l’elenco completo: 24074, 24078, 24080, 24088, 24094, 24095, 24106 e 24113. La causa sarebbe quindi riconducibile alla possibile presenza di ocratossina con valore superiore rispetto al limite consentito dal regolamento europeo 2023/915.

I prodotti presentano le seguenti date di scadenza: 31 marzo 2025 e 4 novembre 2025, con tanto di avvertenza. La nota spiega come: “i prodotti possano causare disturbi gastrointestinali dovuti all’ingestione dell’alimento contaminato da elevate concentrazione di OTA“. Ma è proprio a causa di questa microtossina che si possono presentare problemi gastrointestinali e con disturbi non di poco conto.

La più comune è l’ocratossina A (OTA) che gli esperti considerano come quella con il maggiore grado di tossicità. E proprio l’assunzione di questa sostanza può provocare problemi di salute al sistema nervoso, aumentando al contempo il rischio di ammalarsi di tumore. Al di là dei potenziali effetti si consiglia di evitare l’assunzione della farina di pistacchi (solo dei lotti interessati).

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