Il Ministero ha raccomandato di non consumare una salsa molto diffusa per possibile rischio microbiologico. Ecco di quale si tratta.
Non è una novità che il Ministero della Salute richiami o ritiri dal mercato dei prodotti alimentari che si vendono ogni giorno sugli scaffali dei supermercati. I motivi possono essere i più disparati: si va da ingredienti o data di scadenza sbagliati sull’etichetta fino alla possibile presenza di agenti contaminanti, potenzialmente dannosi per la salute umana.
In alcuni casi si parla di rischio microbiologico, ed è il caso di uno degli ultimi richiami alimentari effettuati, quello a carico di una delle salse più diffuse. Il consiglio del Ministero della Salute, in questo caso, è quello di non consumare assolutamente il prodotto, perché potrebbe essere potenzialmente dannoso per la propria incolumità.
La salsa richiamata dal Ministero della Salute per rischio microbiologico
Il 18 marzo 2024 il Ministero della Salute ha diffuso il richiamo dal mercato una salsa molto amata e consumata. Il motivo del richiamo è “rischio microbiologico”.
Si tratta in particolare della Salsa al salmone scozzese a marchio Magrini – Le delizie della linea molto amata “Cuore di Salsa”. I prodotti di questa linea sono molto amati perché versatili e pratici da usare in cucina, ad esempio per condire la pasta, crostini e quant’altro. Tuttavia in questo caso il Ministero della Salute ha invitato alla massima prudenza e a non consumare assolutamente la salsa in questione.
La confezione in cui è venduta è quella da 90 grammi e riporta la data di scadenza 23/05/2024. Il numero di lotto è lo 054/24 mentre la sede dello stabilimento dove è stata prodotta si trova in via Catagnina 4, a Massa, in provincia di Massa e Carrara (con marchio di identificazione IT G105G CE).
Pochi giorni fa la stessa azienda Magrini aveva richiamato due lotti di salsa di noci della stessa linea “Cuore di Salsa” per la presenza di Listeria monocytogenes. Come in quel caso, l’azienda ha invitato i consumatori a non consumare la salsa di salmone scozzese facente parte del lotto oggetto del richiamo. Dunque chiunque l’abbia acquistata o ne sia venuto in possesso, può riportarla al punto vendita dove l’ha comprata.