L’ora legale sta per tornare e influenzerà le bollette dei consumatori: ecco cosa succede con un’ora in più di luce.
Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024 ci sarà il passaggio dall’ora solare a quella legale. Le lancette vanno portate avanti di un’ora e, nonostante si perda un’ora di sonno, si avranno vantaggi importantissimi proprio sulle bollette.
Infatti, oltre ad impattare il ciclo sonno-veglia, il cambio d’orario ha degli effetti non indifferenti sulle bollette delle famiglie in Italia. La Terna, società controllata indirettamente dal ministero del Tesoro che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica, ha stimato i costi che sostengono le famiglie con un’ora in più di luce.
Stando a Terna, dal 26 marzo scorso al 28 ottobre 2023, l’Italia ha risparmiato 370 milioni di kWh di consumi elettrici (per un risparmio totale di 90 milioni di euro). Il quantitativo risparmiato è paragonabile al fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie. Sempre secondo Terna, nel periodo tra il 2004-2023 il minor consumo di energia elettrica dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,3 miliardi di kWh, portando a un risparmio di circa 2,1 miliardi di euro.
Tutto questo è spiegabile perché, portando avanti le lancette di un’ora, vengono spalmate meglio le ore destinate alle attività umane. Il sole sorge infatti alle 5.30 e tramonta alle 21:00 (a differenza dell’ora solare in cui albeggia alle 4.30 e il tramonto è alle 20:00). Altri benefici sono quelli legati all’impatto ambientale. In 7 mesi di ora legale il minor consumo elettrico ha impedito che 180 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica fossero rilasciate nell’atmosfera.
Così, in molti Paesi Europei si sta pensando di eliminare il cambio dell’ora, anche se ci sono diverse controversie. I paesi nordici (ad esempio la Finlandia) vorrebbero abolire l’ora legale perché non porta loro nessun beneficio, mentre i paesi mediterranei come l’Italia con l’ora legale possono risparmiare energia. L’ora legale porterebbe a prolungare le luci diurne con un minore utilizzo di energia elettrica e questo si sposa perfettamente anche con i cambiamenti negli orari di lavoro dei consumatori o con il sempre più crescente fenomeno dello smart working.
Nonostante i vantaggi però, il cambio dell’ora è ancora in “fase di valutazione”. L’Europa è al momento alle prese con la guerra russo-ucraina e segue gli aggiornamenti della guerra in Palestina, situazioni che hanno legami anche con i “costi energetici” dei paesi europei. Con questo “switch” però si segue meglio la naturale durata delle ore di luce. L’ora solare, infatti, con l’accorciarsi delle giornate, permette di sfruttare le prime ore di luce senza accendere l’illuminazione. Un grande vantaggio per chi inizia a lavorare al mattino presto.
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