I contribuenti che hanno aderito alla rottamazione quater devono prepararsi al pagamento della quinta rata: ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Contribuenti in tutta Italia sono chiamati ad adempiere al pagamento della quinta rata della rottamazione quater delle cartelle esattoriali, con scadenza fissata per il 15 settembre 2024.
Quest’ultima rappresenta un’importante misura di agevolazione fiscale, che permette ai cittadini di saldare i propri debiti affidati agli agenti della riscossione, dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 senza interessi di mora. Coloro che hanno aderito devono rispettare le scadenze per beneficiare della cancellazione di sanzioni. Di seguito, tutte le istruzioni per effettuare correttamente il pagamento e cosa si intende con termine di tolleranza.
Rottamazione quater, cosa si intende con termine di tolleranza
La quinta rata della rottamazione quater delle cartelle esattoriali è in scadenza il 15 settembre 2024. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha confermato un termine di tolleranza di cinque giorni per i pagamenti, consentendo ai contribuenti di saldare entro il 23 settembre 2024, senza perdere i benefici della rottamazione. Il termine di tolleranza offre una finestra aggiuntiva per i contribuenti che potrebbero incontrare difficoltà nell’effettuare il pagamento entro la data stabilita.
È cruciale, però, non posticipare inutilmente il versamento per evitare rischi di disguidi che potrebbero compromettere i benefici ottenuti con la rottamazione. Prima di procedere al pagamento, è necessario verificare l’importo esatto della quinta rata. Questo può essere fatto accedendo al proprio profilo sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o consultando la comunicazione ricevuta via posta o email.
I contribuenti hanno diverse opzioni per effettuare il pagamento:
- Tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione utilizzando la propria area riservata, dove è possibile pagare con carta di credito, carta prepagata o addebito su conto corrente.
- Presso gli sportelli bancari, gli uffici postali, gli sportelli ATM abilitati e i punti vendita di SISAL e Lottomatica.
- Attivando l’addebito diretto sul proprio conto corrente, sempre attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Una volta saldato, è importante conservare la ricevuta come prova. Quest’ultima può essere scaricata dal portale se è stato fatto online, o richiesta presso gli sportelli bancari o postali. E’ fondamentale ricordare che il mancato versamento entro il termine di tolleranza comporta la decadenza dei benefici.
Il contribuente sarà quindi obbligato a pagare l’intero importo originario del debito, comprensivo di sanzioni e interessi di mora. Rispettare le scadenze e onorare gli impegni presi attraverso l’accordo di definizione agevolata è essenziale per mantenere la regolarità fiscale e evitare conseguenze negative sul piano finanziario.