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Scala tre montagne con un frigorifero in spalla, il motivo è più che giusto

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Angela Guerra

Un uomo ha deciso di scalare ben tre montagne con un frigorifero sulle spalle, ma come mai l’ha fatto? Ecco cosa c’è da sapere e la nobile motivazione

Michael Copeland, un uomo di trentotto anni, ha dunque deciso di scalare tre montagne molto alte in meno di ventiquattro ore, ma come mai l’ha fatto? Ecco cosa c’è da sapere a riguardo.

Uomo scala montagne per raccolta fondi (gentechevainmontagna.it)

L’uomo prima citato ha dunque scelto di scalare alcune montagne molto alte che si trovano tra Inghilterra, Scozia e Galles. Come anticipato, l’uomo ci ha impiegato meno di ventiquattro ore ed il tutto è stato fatto con un frigo sulle spalle.

Michael non ha fatto tale impresa per la gloria oppure per vincere un qualsiasi premio, ma lo scopo ultimo è davvero alto. L’uomo, infatti, ha scalato ben tre montagne per una raccolta fondi per un’associazione che si occupa di salute mentale.

La prima montagna scalata si trova in Scozia ed è la Ben Nevis, poi i è dedicato allo Scafell Pike ed infine allo Snowdon. L’impresa è cominciata di sabato alle 6.45 ed è terminata il giorno successivo alle 6.44.

Nel corso della scalata il meteo non è stato per niente clemente, l’uomo, infatti, ha dovuto vedersela con piogge, venti forti e neve, ed infine la corsa per riuscire ad arrivare al termine dell’impresa entro ventiquattro ore.

Michael Copeland scala tre montagne per una raccolta fondi: l’impresa non è stata facile

Michael Copeland ha dunque deciso di scalare ben tre montagne per riuscire a raccogliere fondi per un’associazione che si occupa di salute mentale.

Uomo scala montagne, meteo avverso (gentechevainmontagna.it)

L’impresa non è per niente stata semplice, infatti, Michael ha spiegato che la scalata “è sembrata un film” e che le condizioni meteo sono state davvero poco favorevoli, infatti, nel corso delle scalate l’uomo ha incontrato pioggia battente e forte vento.

Tali condizioni, ha spiegato l’uomo, sono state davvero difficili da superare. Sebbene durante la scalata delle prime due montagne non vi era vento, sulla vetta del Ben Nevis l’uomo ha incontrato ben quindici cm di neve.

Inoltre, una volta giunto sulla vetta dello Snowdon, Michael si è accorto di avere solamente trenta minuti per scendere dalla montagna. Di conseguenza, dopo la felicità di aver raggiunto la vetta è cominciata la “folle” corsa verso i piedi della massiccio roccioso.

Ma come mai Michael portava con sé un frigo? L’elettrodomestico rappresentava una metafora, cioè aveva come fine ultimo quello di far capire quanto sia difficile avere problemi di salute mentale. Anche se l’impresa è stata dura, alla fine l’uomo ha portato a termine la sua missione.

Angela Guerra

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