In questi giorni è diventato virale un video, pubblicato lo scorso 18 aprile dal team Les Powtos, in cui uno sciatore del gruppo precipita in un crepaccio sulla montagna di Meije, del Massiccio des Écrins. Les Powtos è il nome del profilo Instagram gestito da una squadra sportiva composta da amici appassionati di alpinismo, sci e montagna. Per il momento, lo sfortunato sciatore non ha ancora rivelato la propria identità.
Il protagonista del video stava sciando a velocità sostenuta assieme a degli amici sulle Alpi svizzere, in particolare sulla montagna di Meije, riprendendo il percorso attraverso una telecamera attaccata al casco.
Improvvisamente, le riprese mostrano il crollo della struttura ghiacciata e la rovinosa caduta del ragazzo per parecchi metri: nascosto dalla neve c’era un profondo crepaccio dal colore blu intenso. Il video mostra il ragazzo sprofondare nel buco di ghiaccio, riuscendo a frenarsi solo grazie agli sci che, infilzandosi contro le pareti, gli impediscono di scendere, garantendogli un appiglio momentaneo.
Il ragazzo, fortunatamente, è riuscito ad uscirne vivo. Attraverso il profilo di gruppo ha spiegato ai commentatori del video che, preoccupati, gli hanno chiesto come avesse fatto a salvarsi, di avere avuto due elementi dalla sua parte. In primis i particolari scarponi da ghiaccio che indossava in quel momento e, in secondo luogo, i suoi amici che lo hanno prontamente soccorso lanciandogli una corda a cui aggrapparsi.
Il gruppo di amici facenti parte della squadra Les Powtos, per fortuna, non è composto da principianti, ma da sciatori esperti ed appassionati. Pur nella sua sfortuna, il ragazzo che è precipitato nel crepaccio è stato bravo ad orientare la caduta controllando i suoi sci.
Il video, diventato virale, ha aperto il dibattito sulla condizione della neve in questo periodo. Tra il 2021 e il 2022 le perdite di massa glaciale hanno raggiunto livelli record secondo GLAMOS, il portale per il monitoraggio dei ghiacciai nelle Alpi svizzere. I ghiacciai svizzeri hanno perso oltre il 6% del loro volume e i tassi di scioglimento hanno superato di gran lunga i precedenti primati dell’estate canicolare del 2003.
Le cause del forte ritiro dei ghiacciai nel 2022 sono le scarse nevicate durante l’inverno; la sabbia proveniente dal deserto del Sahara in febbraio che si è depositata su ghiaccio e neve e ha ridotto l’effetto albedo; l’eccezionale ondata di caldo estiva con temperature da primato anche ad alte quote. La scorsa estate è stata la seconda più calda in Svizzera dal 1864.
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