Quando ci si deve preoccupare se si soffre di spasmi muscolari nella notte? Consultate sempre professionisti del settore.
Gli spasmi notturni sono rapidi e improvvisi movimenti muscolari, simili a contrazioni o a scosse, che durano solo una frazione di secondo. Questi fenomeni accadono quando i muscoli si attivano in modo errato, coinvolgendo gruppi muscolari interi o singoli muscoli. Li avremo provati quasi tutti noi, almeno una volta nella vita. Ma quando c’è da preoccuparsi?
Solitamente interessano gambe, piedi, braccia e mani, ma possono manifestarsi anche in spalle, fianchi, schiena e persino nel viso. Gli spasmi notturni possono essere di due tipi: positivi, con una brusca contrazione o flessione muscolare, o negativi, con un’altrettanto improvvisa rilassazione muscolare.
Chiaramente, la premessa è quella di sempre: non pensiate che un articolo del genere (sebbene redatto sulla scorta delle evidenze scientifiche) possa sostituire il consulto con un medico. Anzi, come sempre vi invitiamo a non sottovalutare alcun segnale che ci lancia il nostro corpo. Anche questo degli spasmi notturni, che, a una prima analisi può essere considerato un problema banale e di poco conto.
Chiunque può sperimentare gli spasmi notturni, che possono derivare da diversi fattori, come periodi di forte stress. In alcuni casi, tuttavia, questi fenomeni possono essere indicatori di altre condizioni mediche che richiedono attenzione. Le mioclonie notturne fisiologiche, ovvero gli spasmi notturni fisiologici, si verificano in persone sane e non sono sintomo di patologie. In questa categoria rientrano il singhiozzo, i movimenti improvvisi dei neonati e gli spasmi che precedono l’addormentamento, causati da ansia, stress, stanchezza, eccesso di caffeina o attività fisica serale.
Le mioclonie fisiologiche non sono pericolose e non necessitano di trattamenti specifici. Al massimo, come vedremo, possono essere combattute, per migliorare la qualità del sonno, con alcuni comportamenti virtuosi.
In altri casi, invece, gli spasmi notturni possono essere sintomo di problemi assai gravi, come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, traumi, uso di droghe o farmaci specifici. È importante consultare un medico per una valutazione e un trattamento adeguati.
In generale, comunque, a volte si può mitigare il problema con alcuni accorgimenti di vita. Per esempio diminuire il tasso di stress o limitare (in alcuni casi azzerare) il consumo di caffè, bevande energetiche e alcolici nel pomeriggio. Anche la creazione di un ambiente domestico notturno confortevole può fare tanto.
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