Se hai vissuto in una città con un alto tasso d’inquinamento, da oggi puoi richiedere il risarcimento di 36.000 euro: ecco i dettagli.
L’inquinamento ambientale è uno dei problemi più gravi della società odierna, tanto che in molti sono preoccupati di quello che potrebbe succedere da qui a vent’anni. Non tutti lo sanno ma se hai vissuto in una città con un alto tasso di inquinamento potresti chiedere il risarcimento per ogni anno che hai vissuto per un massimo di 36.000 euro. Nel corso di questo articolo, andremo a spiegare al meglio di cosa si sta parlando.
A partire dagli anni Ottanta, le aziende e i cittadini hanno acquisito una certa facilità nell’inquinare l’ambiente e, in particolare, mari, fiumi, terra e città, tanto da avere poco rispetto del territorio. Da qualche anno a questa parte, però, si è maturato l’interesse su questo tema. Tutto è dovuto ai movimenti spontanei come quelli di Greta Thunberg e i ragazzi del Friday For Future che rappresentano la punta dell’iceberg di una preoccupazione crescente di anno in anno. Il motivo?
Un’aria inquinata e un ambiente inquinato influiscono molto anche sul benessere e sulla salute di ciascuno di noi. È bene specificare che l’inquinamento ambientale è da sempre esistito e le prime testimonianze risalgono ai tempi degli uomini delle caverne. Sicuramente si è accentuato ai nostri giorni in relazione al processo di industrializzazione, come nel caso del famoso buco dell’ozono.
Come vi abbiamo spiegato prima, l’inquinamento risulta essere uno dei problemi più sostanziali e terribili della nostra vita. In una città d’Italia, come Milano, il tasso d’inquinamento è davvero molto alto e oltre 50.000 milanesi avrebbero presentato manifestazioni di interesse per una class action contro i livelli di smog.
Questa idea è stata lanciata dalla società Consulces che mira a offrire consulenze e assistenza legale. Ad annunciarlo è stato l’avvocato Bruno Borin, intervenuto dopo le polemiche del sindaco Giuseppe Sala, affermando che il capoluogo meneghino risulta essere al terzo posto tra le città più inquinate del mondo.
Nel dettaglio, Borin ha spiegato: “L’Italia è stata condannata nel 2020 e nel 2022 per aver sforato ripetutamente dal 2008 al 2017 i limiti giornalieri del pm10 e del biossido d’azoto. Non so cosa abbia spinto Sala a esprimersi in quel modo, non entro nel merito dei dati. Quello che posso dire è che è arrivato il momento per un’azione legale collettiva. Non possiamo aspettare di ammalarci“.
Ha aggiunto: “Se calcolassimo 99 euro al giorno sulla base delle tabelle di invalidità di Milano, dal 2008 al 2017 farebbero 36mila euro all’anno, cifra che se calcolata per il numero di abitanti di Milano farebbe schizzare i risarcimenti a livelli miliardari. Ma noi al di là del possibile risarcimento puntiamo a una sentenza simbolo, una sorta di presa di coscienza dove emerga che si stanno violando delle leggi e che si deve applicare il diritto ad avere un aria salubre“.
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