Lanciato l’allarme sul tonno in scatola: ecco cosa contiene all’interno di tossico che non ti piacerà affatto.
Tutti consumiamo nel corso della settimana il tonno in scatola e spesso, per la comodità e la leggerezza, ne utilizziamo anche molto, ma è stato lanciato un allarme che dovrebbe davvero far riflettere. Ecco cosa contiene al suo interno e perché dovremmo fare scelte diverse.
Il tonno in scatola è uno degli alimenti più consumati al mondo, ma può fare davvero male alla salute? La recente scoperta lancia un allarme che cambia tutto: ecco cosa contiene al suo interno e perché dovremmo fare a meno di consumarlo. Anche se è uno dei più comodi in circolazione e anche di quelli ritenuti più sani, non tutto è come sembra: la ricerca aggiornata cambierà tutto!
Tonno in scatola: è stato lanciato l’allarme tossico, cosa contiene all’interno
In seguito ad un nuovo test condotto in Svizzera è emerso un allarme su tutti i tipi di tonno in scatola, anche quelli più comuni utilizzati da tutti. Tutti i campioni analizzati durante la ricerca hanno portato allo stesso risultato: una contaminazione diffusa di bisfenolo A, presente nelle lattine, ma non in quelli in vetro.
A condurre il test è stata la vista Saldo, che ha rivelato una contaminazione anche di un’altra sostanza. Si tratta del glicidolo, presente nelle lattine per la protezione del cibo, ma in quantità superiori rispetto a quelle previste dalle autorità sanitarie europee. Insomma a quanto pare queste sostanze avrebbero sulla salute dell’uomo una conseguenza del tutto nefasta e causerebbero infertilità e danni al sistema immunitario.
E’ stato l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) a lanciare l’allarme sulla presenza di queste due sostanze nel tonno in scatola. Infatti nel caso del bisfenolo A il rischio è legato alle malattie autoimmuni e allergiche anche a dosi molto basse. Per questo motivo i limiti giornalieri sono stati ridotti rispetto a quelli precedenti. Ad oggi, secondo i nuovi regolamenti europei, un adulto non dovrebbe consumare più di 12 nanogrammi di bisfenolo A giornalieri.
A superare il limite sono diverse qualità e marche di tonno, tra cui troviamo una delle più conosciute e utilizzate come quello Rio Mare, che ha un record negativo. Quelli risultati positivi alla contaminazione di questa sostanza sono invece per lo più i prodotti contenuti in barattoli di vetro. Il suggerimento quindi è quello di consumarne in maniera limitata, ma meglio in vetro.