La legge pone il divieto di abbellire il proprio balcone con vasi di piante e fiori: si rischia perfino l’arresto ai sensi dell’art. 674 c.p.
È scoppiata la primavera ed è una gioia per gli occhi poter ammirare i primi boccioli schiudersi e fiorire rigogliosi. Si aprono le finestre, finalmente, per far entrare quella fresca brezza accompagnata dai raggi del sole che illuminano l’ambiente circostante e scaldano l’atmosfera. Anche i davanzali e i balconi riprendono vita, dopo l’inverno. Difatti, si cominciano a intravedere i vasi traboccanti di splendidi fiori oppure piccole piantine pronte a crescere. Finalmente è giunta la stagione della ‘rinascita’.
Ma purtroppo, a spezzare la magia, ecco sopraggiungere una brutta notizia poiché è pronta ad intervenire la legge ponendo dei grossi limiti e arrivando, perfino, a prevedere l’arresto in caso di inottemperanza alle regole. Difatti, sarebbe vietato porre vasi fioriti e piante sul proprio balcone, benché esso costituisca un prolungamento degli spazi interni e conseguentemente soggetto a proprietà privata. Perciò qual è il significato che si cela dietro la norma giuridica in questione?
La legge dice basta a piante e fiori sul balcone: si rischia l’arresto
Vedere i balconi adornati da bellissimi fiori colorati desta allegria. Tuttavia, non sempre è concesso: la legge, infatti, parla chiaro in proposito e vieta l’esposizione di bellissimi vasi sul balcone. Forse qualcuno potrebbe vederla come una limitazione della libertà personale ma in verità racchiude in sé una spiegazione alquanto plausibile tale, per cui sarebbe bene non incorrere in alcun rischio, anche perché si prevede addirittura l’arresto. Di seguito, ecco tutti i dettagli.
È vero, ognuno è libero di fare ciò che vuole in casa propria ma attenzione ai balconi in quanto, prima di arricchirli con vasi fioriti e piante verdeggianti, bisognerebbe prima prendere visione del regolamento condominiale poiché esso potrebbe limitare o addirittura vietare l’apposizione di piante e fiori sui balconi e davanzali per motivi di sicurezza (nel caso si consigli anche una breve lettura del regolamento comunale in riferimento a tale situazione).
Nel caso in cui cada un vaso e i cocci ‘invadano’ la proprietà privata del vicino (oppure qualche foglia e petalo), si potrebbe venir perseguiti da leggi sia civili che penali, specialmente se dall’atto commesso derivi un danno alle persone o cose. Secondo l’art. 2051 c.c. si è legalmente responsabili degli oggetti di cui si aveva custodia, per cui si incorrerà eventualmente in un risarcimento del danno salvo provare il ‘caso fortuito’ ovvero quando il fatto si è verificato in presenza di una circostanza indipendente dalla volontà individuale.
Dal punto di vista penale, l’art. 674 c.p. prevede l’arresto fino a un mese oppure la sanzione amministrativa di € 206 qualora gli oggetti ‘gettati o versati’ molestino, offendano le persone e sporchino o imbrattino aree di trasporto pubblico o spazi privati condivisi. Ancor più grave quando la caduta sia la causa dell’evento morte o lesioni. In questi casi le conseguenze sarebbero terribili dovendo rispondere di lesioni gravissime o peggio, omicidio.