A che ora uscire per godersi una bella camminata in montagna: ecco cosa c’è da sapere e alcuni consigli a cui stare attenti
Ci sono alcuni aspetti importanti da conoscere per coloro che amano fare trekking in mogano e godersi una bella camminata, aspetti a cui prestare attenzione e da sapere prima di mettersi in moto, tra cui l’ora in cui uscire.
Via via che si fanno spazio le belle giornate e inizia ad arrivare l’estate, la neve in quota si scioglie e, pur prestando la massima attenzione e cautela, si può iniziare a percorre i sentieri che prima, in primavera, vedevano ancora la presenza di ghiaccio e nevai.
Chi vuole darsi alla camminata in montagna e al trekking, potrebbe optare nel periodo estivo per quelli a quota più alta, dal momento che non è possibile o è difficile percorrere quest’ultimi in autunno. Questo, il primo aspetto a cui stare attenti subito dopo seguito dal periodo migliore in cui poter fare una camminata in montagna. L’estate infatti ha una durata limitata, molto minore rispetto a quanto accade rispetto al mare. Il periodo migliore, estivo, generalmente va tra metà giugno ed i primi di agosto.
Ovverosia, il lasso di tempo dove la neve in quota si scioglie, ma anche prima che cominci l‘instabilità climatica con i temporali che in genere sono presenti ad agosto. È chiaro che possono esservi estati anomale. E quindi temperature elevate a fine maggio, o ancora pioggia e temporali in ciascun mese che dovrebbe esser contraddistinto da un meteo favorevole. Dunque, è importante e centrale che si controlli sempre il meteo prima di mettersi in moto, così come esser muniti di giacca e vestiti pesanti qualora vi fosse un cambiamento repentino del clima.
Un aspetto da considerare, per chi volesse organizzare una camminata in montagna, è che il sole picchia forte, e se al mare occorre stare attenti al sole, a maggior ragione bisogna farlo in montagna. Può capitare che la temperatura sia piacevole e si finisce per non accorgersi che il sole c’è ed è anche forte. Salvo poi tornare a casa scottati. Inoltre, stare al sole senza protezione per la testa può essere rischioso, visto che potrebbe causare giramenti di testa. Ma anche cali di pressione, in virtù dell’alta quota.
Dunque è fondamentale proteggersi con una crema solare ad elevata protezione, particolarmente per viso e collo, le parti maggiormente esposte. Chi pensasse di fare una lunga camminata per alcune ore al sole, deve proteggere il proprio capo con un cappello, o quantomeno una fascia oppure una bandana. In generale, ma a maggior ragione per chi puntasse a vette all’incirca o superiori ai 2500 metri, arrivando dunque nella fascia esposta senza la protezione del bosco nelle ore maggiormente calde della giornata, deve partire molto presto, al mattino.
Anche nel caso di escursioni di poche ore. Così facendo si eviterebbe di camminare in salita proprio nelle ore più calde. Altro consiglio poi è di esser sempre muniti di acqua. Taluni giornate estive infatti possono essere molto calde, in montagna. Anche se la temperatura cala via via che si sale, il sole si farà sentire se la giornata è buona, al pari della sete. Particolarmente poi, nel corso della salita non manca di sudare molto, con la perdita di liquidi e sali minerali da dover reintegrare, bevendo con regolarità.
Occorre avere nel proprio zaino un paio di borracce d’acqua, in base alla capienza. È bene avere una riserva d’acqua sempre a disposizione, potrebbero esservi dei tratti, anche lunghi, dove non sarà possibile riempire le borracce vuote. Questi, alcuni aspetti generali da tener presente, ma è bene ed è assolutamente importante informarsi presso esperti del campo e soggetti competenti del settore prima di ogni altra cosa, così da avere tutte le info necessarie per poter agire in sicurezza.
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