Anche se sono pratiche da cucinare, le zuppe pronte sono potenzialmente pericolose perché possono contenere glifosato.
Quando si ha poco tempo e poca voglia di cucinare, le zuppe pronte di cereali, legumi e verdure sono una vera manna dal cielo. Si preparano in poco tempo, sono gustose e nutrienti e, soprattutto in inverno, sono una coccola calda, soprattutto per cena. È triste però scoprire che non sono così sicure come si pensa.
Non tutte, ovviamente. Ma, stando ad un test effettuato da “Il Salvagente”, molte zuppe pronte, anche biologiche, sono potenzialmente pericolose perché contengono tracce di glifosato e di altri pesticidi.
L’indagine che ha rivelato tracce di glifosato nelle zuppe pronte
Un test effettuato da “Il Salvagente” su 12 zuppe pronte, ha rivelato che in alcune di esse, anche biologiche, ci sono tracce di glifosato, un’erbicida che è stato dichiarato potenzialmente cancerogeno dall’OMS. Non mancano poi tracce di altri pesticidi, come il cyfluthrin, un insetticida la cui licenza è stata revocata nel luglio 2021.
Un’indagine che deve destare preoccupazione, anche se tutti i valori sono entro i limiti di legge. Le zuppe pronte considerate nell’indagine sono state:
- Almaverde Bio
- Carrefour
- Coop
- Conad
- Dimmi di Sì
- Esselunga
- Esselunga bio
- Euroverde
- Eurospin
- Lidl Bio
- Viviverde Bio Coop
- Zerbinati
Dal test è emerso che in molte di queste sono presenti tracce di glifosato e di altri pesticidi, fortunatamente entro i limiti di legge e con valori molto bassi. Persino in quelle biologiche sono stati ritrovati questi “indesiderati ospiti”. Entrando nel dettaglio, le zuppe in cui sono state trovate tracce maggiori di pesticidi sono:
- Lidl Vallericca Bio Zuppa alla Toscana
- AlmaVerde Bio Zuppa Toscana
- Eurospin Foglia Verde Zuppa alla Toscana
Due di queste zuppe pronte sono biologiche ma in entrambe i livelli di glifosato e di altri pesticidi sono elevati. In quella di Eurospin si trovano ben 0,002 mg/kg di Cyfluthrin mentre in quella della LIDL è molto elevata la quantità di sale: 2,8 g in 100 g (un altro valore che è stato testato dall’indagine de “Il Salvagente). Insomma, sono dati importanti da conoscere questi ma non c’è bisogno di allarmarsi troppo, fortunatamente tutti i valori rientrano nei limiti.
Le aziende, dal canto proprio, hanno cercato di rassicurare i propri clienti sulla qualità e sicurezza dei propri prodotti, ad esempio AlmaVerde Bio ha dichiarato che nei suoi prodotti non sono state trovate nemmeno tracce quantificabili di queste sostanze. Anche LIDL ha dichiarato che i suoi prodotti sono tutti conformi alla normativa.