Il movimento creato da due alpinisti italiani sta cercando di ridare splendore alle falesie deturpate dai rifiuti
Le falesie e le pareti di roccia sono casa per molti arrampicatori. Non tutti però se ne prendono cura abbastanza, sfruttandole solo per una giornata o due lasciandosi dietro una scia di rifiuti e immondizia. Da qui l’idea di un progetto di sensibilizzazione portato avanti da due grandi sportivi e alpinisti di fama mondiale.
Parliamo di Climb&Clean, movimento che nasce nel 2022 per far sì che si possa godere dei tanti e splendi luoghi presenti in Italia senza mai dimenticare il rispetto a casa. L’obiettivo è scalare con un occhio di riguardo per l’ambiente, per la natura e la sua salvaguardia. A patrocinare l’iniziativa alcune aziende attive nel settore come Scarpa e Karpos che hanno deciso di metterci la faccia in collaborazione con il Club Alpino italiano.
“Con questo progetto abbiamo scelto di metterci in gioco, un mondo migliore è possibile solo in sintonia con la natura”, ha dichiarato Matteo della Bordella che assieme a Massimo Faletti sono passati in tre diverse regioni italiane per promuovere l’arrampicata ‘sostenibile’, fatta di riguardo e cura per i luoghi che ospitano centinaia di appassionati.
Climb & Clean si presenta così sulla pagina Facebook dedicata al progetto, come un “movimento per la per la salvaguardia del territorio e lo sviluppo ecosostenibile delle attività outdoor con regole chiare e facili per la fruizione della natura senza lasciare traccia”. È infatti il sentiment che ha ispirato i due curatori Matteo della Bordella e Massimo Faletti, arrivati già alla seconda edizione. Non potete non conoscerli se siete appassionati di arrampicata o della montagna in generale.
Il primo è Guida Alpina e Istruttore nazionale di alpinismo mentre il secondo è tra i migliori rocciatori del mondo, tra le altre cose è stato anche premiato per ben due volte come miglior alpinista italiano. Sono stati proprio loro a impegnarsi per rimettere a nuovo alcune falesie vittime del deturpamento, dell’incuria e dell’abbandono. Essendo un movimento aperto a tutti, poi non è mancato l’aiuto di numerosi volontari accorsi per le tappe di quest’anno.
I due hanno scalato nel mese di aprile in provincia di Varese, alla falesia di Valganna, poi in Abruzzo a Pietrasecca e a Trentinara vicino Salerno. “È una questione globale, che non riguarda solo l’Italia. Ognuno di noi può fare la propria parte, può dare una mano, e contribuire a risolverla. Bisogna adottare il comportamento più giusto possibile per ridare bellezza a tanti luoghi che l’hanno perduta”, hanno dichiarato i due lanciando l’appello.
Queste innovazioni nell'abbigliamento da trekking consentono agli escursionisti di godere appieno delle loro avventure outdoor…
Questo tipo di esperienza, soprattutto tra le maestose Dolomiti, permette di riscoprire l’equilibrio interiore e…
Una volta intrapresa l'escursione, rimanere vigili e interpretare correttamente i segnali che la natura offre…
Le opzioni disponibili si dividono principalmente in due categorie: softshell e hardshell. Scopriamo le differenze…
La formazione della condensa è influenzata da diversi fattori, tra cui l'umidità del terreno, la…
Ogni animale mette in atto diverse strategie di sopravvivenza per affrontare le basse temperature e…