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Freeride, cos’è e a chi è adatto?

Esploriamo insieme l’emozionante universo del freeride: una modalità di sci o snowboard che abbraccia la libertà, come suggerisce il suo stesso nome

I “freerider” o sciatori liberi, come si definiscono, devono possedere una solida conoscenza della tecnica tradizionale dello sci e godere di un’ottima forma fisica, oltre a un’esperienza consolidata in montagna. Nella vastità dei campi di neve fresca, dove non ci sono segnaletiche o limiti di pista, si immergono in un’avventura senza confini. Scopriamo di più su questa discipline.

Che cos’è il Freeride

Lo sci freeride incarna il sogno di molti amanti della montagna e dello sci, offrendo la possibilità di immergersi in spazi aperti, avvolti dalla neve polverosa, con la sensazione di libertà suprema, di lasciare la propria traccia indelebile. Questo sport, un equilibrio tra divertimento e maestria tecnica, richiede un equipaggiamento adeguato e la conoscenza approfondita delle regole fondamentali di sicurezza in un ambiente selvaggio e non tracciato.

Il concetto di sciare in freeride si traduce nell’esplorare territori al di fuori delle piste battute, che siano ai margini delle piste o più lontani, su discese incontaminate. La disciplina ha ottenuto rilevanza negli anni ’90, grazie alle competizioni internazionali e alla diffusione di film dedicati allo sci sulla neve fresca. I freerider possono praticare questo sport in diversi contesti:

  • tra i boschi,
  • tra due piste,
  • sotto una seggiovia accessibile dalle piste,
  • in valli remote e pendii incontaminati.

Il desiderio principale del freerider è sfidare i confini, esplorare nuovi territori e assaporare il raro piacere di lasciare la prima traccia sulla neve fresca. Tuttavia, le condizioni della neve possono variare notevolmente, da superfici crostose a neve trasformata o fresca, richiedendo un’attenta valutazione del momento giusto per ottenere condizioni ottimali e garantirsi ore di divertimento.

Non limitandosi alla sola discesa, lo sci freeride implica spostamenti sugli sci con l’ausilio di pelli o persino a piedi per raggiungere la cima, e per i più esperti, può coinvolgere arrampicate e discese in corda doppia. Fondamentale è l’impiego di attrezzature specifiche per garantire la sicurezza del praticante in questo ambiente naturalmente impegnativo.

un uomo fa scii ripreso dal basso
Foto | Artur Didyk @Canva – gentechevainmontagna.it

 

Linee guida per praticare freeride

Preparare un’uscita in freeride richiede attenzione e pianificazione, con l’obiettivo principale di assicurare la sicurezza e massimizzare il divertimento. Ecco alcuni consigli fondamentali per una giornata in montagna indimenticabile:

  1. Uscire in gruppo: La montagna è un luogo imprevedibile, e la regola d’oro è non essere soli. Forma un gruppo da 2 a 6 persone al massimo. Beneficiate della guida esperta di un insegnante di freeride, disponibile nelle scuole di sci, che vi condurrà in modo sicuro attraverso il terreno sconosciuto. L’opzione di affidarsi a guide locali, esperte nelle discese più avvincenti, è un’alternativa apprezzata, specialmente quando si è meno familiari con la montagna.
  2. Parti con tutta l’attrezzatura adatta: Preparati per ogni eventualità portando con te l’attrezzatura di sicurezza essenziale per il freeride. Casco, maschera, ARTVA (Apparecchio per la Ricerca dei Travolti in Valanga) e uno zaino contenente pala e sonda sono strumenti imprescindibili. Non dimenticare un kit di primo soccorso per affrontare qualsiasi imprevisto.
  3. Informati sulle condizioni della neve e del meteo: La scelta di un giorno con condizioni ottimali è cruciale. Cerca un momento in cui il rischio valanghe è minimo, il tempo è favorevole e il vento è ridotto. In caso di dubbi, è meglio rimandare l’uscita. Raccogli informazioni presso i professionisti locali, il servizio piste e il bollettino di valutazione del rischio valanghe.
  4. Scegli un percorso adatto al tuo livello: Non sovrastimarti. Iniziare con il freeride richiede già un buon livello di sci sulle piste. Opta per percorsi che corrispondono al tuo livello di abilità e fatti guidare da uno sciatore freeride professionista o esperto. Sempre più stazioni sciistiche offrono percorsi freeride segnalati e sicuri, quindi informati presso quelle di tua preferenza.

La sfida del freeride

Affrontare il freeride comporta sfide continue, accentuate dall’incertezza e dal rischio imprevedibile che ogni discesa può presentare. È qui che emerge l’importanza di una tecnica impeccabile, poiché non si può predire in anticipo la natura o le dimensioni degli ostacoli; ci si deve preparare ad incontrarne più di uno, e spesso ben più di tre. Questa modalità avvincente richiede non solo abilità ma anche una capacità di adattamento in tempo reale, contribuendo a creare un’esperienza ricca di adrenalina e avventura per gli appassionati di freeride.

La triade dei sogni nel freeride comprende la salita con gli sci alpinismo, la discesa sfidando ogni ostacolo e, infine, l’inclusione di acrobazie e salti per chiudere con stile ogni discesa.

Cosa indossare per fare Freeride: dalla scelta degli sci all’abbigliamento tecnico

Esploriamo insieme il vasto mondo degli sci da freeride, strumenti che incarnano la libertà e l’avventura sulla neve. Quando ci riferiamo agli sci da freeride, parliamo di quelli con una larghezza superiore a 90 mm al centro, e possiamo suddividerli in due categorie distintive:

Sci All Mountain: Con una larghezza al centro compresa tra 90 e 110 mm, questi sci si adattano a ogni tipo di neve e terreno. Offrono agilità e maneggevolezza con un raggio di curva che va dai 18 ai 25 m, rendendoli ideali per una varietà di condizioni.

Sci Fat: Caratterizzati da una larghezza al centro che va dai 110 mm a oltre 130 mm, gli sci fat sono progettati per “galleggiare” sulla neve fresca. Con un raggio di curva più ampio, superiore ai 30 m, sono perfetti per chi cerca esperienze più estreme.

È importante notare che la maggior parte degli sci da freeride utilizza ormai il profilo rocker. Entrambe le tipologie possono presentare una forma twin tip (punta e coda uguali), ideale per evoluzioni e atterraggi sulla neve fresca.

Scelta della lunghezza degli sci da freeride: La scelta della lunghezza degli sci da freeride può variare in base alle preferenze individuali. Per orientarsi, si consiglia una tabella di riferimento che si trova navigando sul web: per i principianti o i neofiti, la misura potrebbe essere pari all’altezza.

Attacchi freeride o attacchi da scialpinismo: Gli sci da freeride offrono flessibilità nella scelta degli attacchi. Se si prevede di affrontare salite utilizzando le pelli di foca, gli attacchi da scialpinismo sono un’opzione. Tuttavia, per coloro che preferiscono gli impianti di risalita o l’eliski, esistono attacchi specifici da freeride, più pesanti ma più stabili durante la discesa.

Sicurezza durante lo sci da freeride: Per escursioni fuori pista, l’attrezzatura antivalanga è essenziale. Zaino airbag, apparecchi ARTVA, pala da neve e sonda dovrebbero essere sempre presenti. L’uso del casco e delle protezioni è altrettanto cruciale, poiché la sicurezza viene prima del divertimento.

Scarponi e abbigliamento: Gli scarponi da freeride, simili a quelli da sci alpinismo ma più robusti, sono ideali per discese aggressive. Per quanto riguarda l’abbigliamento, dalla biancheria tecnica all’indumento idrorepellente, la traspirabilità è fondamentale per evitare il raffreddamento e garantire un’esperienza confortevole sulla neve.

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