Sport outdoor

Lo scialpinismo è divertente, ma quanto costa? I prezzi da tenere a mente

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Federico Liberi

Vediamo tutto quello che c’è da sapere (soffermandoci sull’aspetto economico) a proposito dello scialpinismo, una pratica ormai sempre più diffusa

Indubbiamente, lo scialpinismo è una delle attività outdoor che ha sperimentato un notevole aumento di appassionati negli ultimi anni. Questo fenomeno si è evidenziato in modo significativo durante l’inverno 2020/2021, quando la chiusura dei comprensori sciistici a causa del Covid-19 ha spinto molti sciatori a esplorare un nuovo modo di risalire i versanti innevati: non più con gli impianti a fune, ma con l’uso delle pelli di foca. Questa tendenza era già in corso prima della pandemia e ha continuato a crescere nonostante una serie di inverni con scarsa neve, che sicuramente non agevolano l’esplorazione della montagna fuori pista. Tuttavia, il settore degli scialpinisti sta diventando sempre più ampio, poiché anche le principali stazioni sciistiche cercano di soddisfare questa domanda attrezzando percorsi dedicati e aree di coesistenza tra risalita fuoripista e discesa in pista. Ma che cos’è esattamente? E quanto costa? Ecco la risposta a queste domande.

Scialpinismo, il nuovo sport che ha appassionato migliaia di persone in tutto il mondo, ma è davvero così economico?

Il concetto di sci alpinismo si evince chiaramente dalla sua denominazione, che unisce i due sport più amati e praticati in montagna: lo sci e l’alpinismo. Questa attività sportiva impiega gli sci per effettuare ascensioni ed escursioni in montagna durante il periodo invernale, spesso affrontando notevoli dislivelli, oltre a discese fuori pista.

Nonostante richieda una preparazione fisica adeguata per affrontare le cime innevate e una buona tecnica, lo sci alpinismo è un’attività alla portata di tutti. Ma come si svolge esattamente?

Per progredire su percorsi innevati, si utilizzano sci specifici con attacchi mobili che favoriscono la corretta articolazione del movimento, simile allo sci di fondo. Per consentire lo scivolamento in avanti, con evitamento di movimenti retrogradi e per ottenere aderenza sulla neve durante la spinta, vengono applicate pelli di foca, realizzate oggi con materiali sintetici, sul fondo degli sci. Nei tratti più impegnativi, gli sci vengono rimossi e si utilizza l’attrezzatura tipica dell’alpinismo, come in una vera e propria scalata. Durante la discesa, le pelli vengono rimosse e, in situazioni particolarmente pericolose, è possibile ricorrere a piccozza e corde.

Scialpinismo | Pixabay @yanik88 – Gentechevainmontagna.it

Pur essendo un’attività accessibile anche ai principianti, come tutte le attività in montagna, richiede prudenza e l’equipaggiamento adeguato per fronteggiare eventuali imprevisti. Il rischio di valanghe è sempre presente, rendendo fondamentale l’uso di un sistema ARTVA per comunicare la propria posizione o per cercare persone coinvolte in un’eventuale valanga. Per garantire la sicurezza in alta quota e rimanere sempre connessi, è consigliabile avere un dispositivo in grado di comunicare con i soccorsi o inviare segnali di emergenza anche in zone senza copertura telefonica. Ad esempio, i comunicatori satellitari di Garmin, come l’inReach Mini, consentono di rimanere sempre collegati anche in aree non raggiungibili dagli smartphone, consentendovi di condividere la vostra posizione, inviare messaggi di testo e attivare SOS in caso di necessità.

Tra i vari motivi per cui questo sport ha avuto grande successo c’è quello economico, dato che molte spese, come quella per lo skipass, vengono annullate. Ma siamo sicuri che sia davvero così conveniente rispetto allo sci alpino? Quanto costa l’attrezzatura per praticarlo?

In generale, lo scialpinismo si rivela un’attività conveniente, anche se l’acquisto completo dell’attrezzatura implica un investimento iniziale più elevato, data la necessità di diversi materiali. Oltre agli sci, agli attacchi e agli scarponi, specifici per questa attività e di conseguenza un po’ più costosi, sono necessarie le pelli di foca e i rampant. In linea di massima, è ragionevole stimare una spesa complessiva di circa 1000 euro per ottenere prodotti tecnici di qualità, che, molto spesso, possono durare anche 5/10 anni, a seconda della frequenza d’uso. In alcuni luoghi, però, esistono delle formule (come per lo sci alpino) che permettono di noleggiare l’attrezzatura per il tempo che risulta essere necessario. Ma quanto costa il noleggio?

Il costo del noleggio dell’attrezzatura per lo scialpinismo dipende naturalmente da ciò di cui si ha bisogno. Se si stanno cercando sci, pelli e scarponi, il prezzo medio è di circa 40 o 45 euro al giorno, con sconti disponibili per noleggi per il weekend o prolungati. Un’opzione da considerare è il noleggio stagionale, che di solito si aggira intorno ai 300/350 e va da dicembre ad aprile. Interessante è anche il noleggio stagionale con opzione di riscatto: alla fine della stagione, si ha la possibilità di saldare un importo finale che consente di tenere tutta l’attrezzatura uilizzata. È assolutamente da non dimenticare di includere nel noleggio, come detto in precedenza, anche il kit ARTVA, composto da trasmettitore, pala e sonda. Di solito, il noleggio del kit ARTVA ha un costo di circa 20/25 euro al giorno.

Ma dove si può praticare lo scialpinismo? Esistono numerosi percorsi adatti alla pratica dello sci alpinismo, differenziati per livello di difficoltà e ubicazione, alcuni a livello regionale, nazionale o internazionale. Per chi si avvicina a questo sport per la prima volta, consiglio di affidarsi a una guida alpina per esplorare sentieri ben battuti e meno impegnativi o di unirsi a un gruppo già consolidato, permettendo così di vivere l’avventura in montagna con persone esperte o che possano fungere da guide nei percorsi più suggestivi. Un’opzione è iniziare con i tracciati più facili, seguendo sempre il sentiero della prudenza, e successivamente, una volta superate le prime sfide, avanzare verso percorsi più avanzati.

Per pianificare un’escursione in completa autonomia, è possibile consultare le guide fornite dai siti specializzati, come quelli del Club Alpino Italiano. Informarsi sui principali percorsi, classificati non solo geograficamente ma anche per difficoltà, aiuta a scegliere quelli più adatti al proprio livello e condizione fisica.

In Italia, ad esempio, i migliori per i più esperti sono i monti delle Alpi, come il Monte Bianco e il Gran Paradiso, tutti luoghi che permettono di praticare lo scialpinismo a un livello medio-alto. Anche nel confine con la Svizzera, esattamente nella zona di Andermatt, esistono montagne che si prestano alla perfezione per questo sport.

La Valle Spluga di Pian dei Cavalli, la Valtellina e la Val Gerola, nelle Alpi Centrali sono ottimi luoghi per chi ha già un po’ di esperienza ma non è ancora a un livello alto.

Sugli Appennini e sull’Etna, invece, troviamo i picchi perfetti per chi si trova alle prime armi e vuole iniziare a sperimentare l’adrenalina e le emozioni che solo questo sport sa regalare.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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