Trekking

Camosci in montagna, dove e quando vederli?

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Giuliana Presti

La montagna sa regalare bellissime emozioni ed esperienze uniche. Anche la fauna che vive in questi habitat ad alta quota è capace di catturare da sempre l’attenzione di escursionisti e turisti. Gli stambecchi e i camosci sono gli esemplari più apprezzati da chi desidera vivere la magica esperienza di incontrare questi eleganti animali di montagna. I camosci vivono in ambienti montani e si trovano spesso in pendii rocciosi e ripidi. Sono eccellenti scalatori e saltatori, in grado di arrampicarsi agilmente su pareti rocciose ripide. Per tutto giugno e fino alle prime settimane di luglio è possibile percorrere liberamente i più famosi “sentieri dei camosci”, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, durante i quali, con un po’ di fortuna, si può avere la possibilità di incrociare e fotografare camosci, stambecchi e anche i cervi. Ecco quali sono i migliori itinerari nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, per poter incontrare gli affascinanti animali della montagna e immortalare tutta la loro bellezza. I panorami da ammirare durante questi percorsi sono tra i più belli delle montagne italiane.

Val di Rose

Il sentiero che percorre la Val di Rose, sale al Monte Amaro di Opi offrendo panorami suggestivi del Monte Marsicano e della Val Fondillo e Val Cacciagrande. Durante il percorso è facile incontrare camosci e altri animali e fotografarli.

Foto | unsplash @philippebout – Gentechevainmontagna.it

Da Civitella Alfedena a Passo Cavuto

Questo sentiero inizia dalla circonvallazione di Civitella Alfedena (1107 m) con un tratto relativamente sassoso e percorre il Monte Boccanera e l’alta Val di Rose per poi arrivare a Passo Cavuto (1980 m, 2.15 ore), da cui appare l’imponente Monte Petroso.

Dai Prati di Mezzo alla Meta

L’itinerario regala splendide vedute sul Gran Sasso, la Maiella, il Mar Tirreno e il Vesuvio. Dai Prati di Mezzo (1402 m), si imbocca il sentiero che porta alla conca carsica di Pratolungo (1829 m).

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è uno dei luoghi più famosi dell’Appennino centrale, in cui osservare questi animali. In Italia è possibile incontrare i camosci anche in altri Parchi nazionali e riserve, come il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Nazionale dello Stelvio. Essendo animali selvatici e timidi non vi è certezza che si riesca ad avvistarli e ad avvicinarsi, ma sicuramente con un po’ di fortuna e pazienza si può fare la conoscenza di questi splendidi esemplari.

Giuliana Presti

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