La primavera è una delle migliori stagioni per il trekking. Le giornate miti sono piuttosto frequenti e i disagi legati alla neve o ai temporali improvvisi sono molto meno probabili. Diventa quindi possibile partecipare a delle lunghe escursioni in montagna o nei parchi con più tranquillità, anche se portarsi dietro un ombrellino e/o un k-way non è mai una brutta idea. Scopriamo assieme quali sono alcuni dei percorsi più belli che si possono affrontare nella stagione in cui la natura si risveglia dal lungo sonno invernale.
Chi non teme i cammini lunghi e impegnativi potrebbe optare per un trekking lungo la via Francigena, il percorso un tempo affrontato dai pellegrini per raggiungere Roma partendo dall’Inghilterra. Se si desidera affrontare il percorso completo, che prevede 79 tappe (di cui 45 attraversano l’Italia), bisogna partire da Canterbury, nel Regno Unito, raggiungere Dover (a circa 27 chilometri di distanza) e attraversare lo Stretto della Manica. A questo punto il cammino attraversa la Francia, portando chi lo affronta nelle regioni di Nord-Passo di Calais, Champagne, Ardenne e Picardie et la Franche-Comté. Si arriva poi in Svizzera, dove il percorso si snoda nei cantoni di Vaud e Valais, fino a portare i viaggiatori in Italia. Qui si attraversano ben sette regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Lazio. Per semplificarsi la vita è possibile optare per un trekking meno impegnativo, che attraversa solo una porzione della via Francigena. Per esempio, si può partire da Pontremoli (Toscana) e arrivare fino a Roma.
Il Cilento sembra essere stato creato apposta per gli appassionati di trekking. È possibile perdersi nei suoi incantevoli boschi, camminare lungo la costa o mettere alla prova la propria resistenza sulle montagne. Anche passeggiare all’interno del parco nazionale può regalare grandi soddisfazioni. Uno dei tragitti più gettonati è quello che conduce sulla cima del monte Gelbison e può essere affrontato partendo dal comune di Novi Velia e percorrendo il sentiero lastricato che parte dal Vallone del Sacrato. Altrimenti è anche possibile partire da Rofrano e raggiungere la meta attraversando il Vallone del Sacrato e il Passo della Beta. Chi preferisce camminare lungo la costa, può partire da San Marco di Castellabate e raggiungere Punta Licosa costeggiando l’area marina protetta di Santa Maria. L’itinerario è lungo cinque chilometri tra l’andata e il ritorno.
Situati a cavallo tra l’Umbria e le Marche, i Monti Sibillini sono un’ottima meta per gli appassionati di trekking, soprattutto in primavera. Si può, per esempio, affrontare un percorso di 12,1 km che porta da Visso a Cupi, lo stesso affrontato da pellegrini e pastori nel corso degli anni. Partendo dal centro storico di Visso bisogna salire lungo le pendici del Monte Careschio fino a raggiungere i Piani di Macerato, dove si trova l’omonimo Santuario bramantesco ed è possibile ammirare la parete rocciosa del M.Bove Nord. Il cammino porta poi ad aggirare il Fosso La Valle fino a raggiungere Cupi.
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