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I migliori trekking invernali: consigli e itinerari

Fare trekking in inverno è senz’altro una sfida: il freddo e il maltempo rendono difficile organizzarsi e anche trovare dei percorsi adatti diventa più complicato. Tuttavia ci sono alcune escursioni che è possibile fare senza troppe difficoltà e che spesso sono impreziosite dalla tipica atmosfera invernale. Ecco qualche esempio da cui prendere spunto.

Val di Funes
Photo by Wolfgang Moroder licensed under CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)

Il trekking nella Val di Funes

La Val di Funes offre tantissime opportunità per il trekking. Sorge ai piedi delle Odle e offre dei panorami spettacolari in tutte le stagioni, ma in inverno la neve la trasforma, dandole un aspetto ancora più magico del solito. Tra i vari cammini che si possono fare vale la pena menzionare quello che conduce dal rifugio Genova alla malga Gampenalm, consigliato anche dal blog Montagnadiviaggi. Dura circa un paio d’ore e non è troppo complicato da affrontare. Partendo dalla malga Zannes si inizia il percorso attraversando il sentiero 33, che sale nel bosco con larghi tornanti e prevede un ponticello da oltrepassare. Proseguendo nel cammino si raggiunge malga Gampenalm, dove, tra le altre cose, si può anche noleggiare uno slittino per affrontare una divertente discesa sulla neve. Chi preferisce rimandare a un secondo momento le attività ricreative, può imboccare il sentiero 35 e seguirlo fino a raggiungere il rifugio Genova. Se non si è troppo stanchi dalla lunga camminata, è anche possibile arrivare fino al Col di Poma (a 2400 metri di altezza) con un’altra passeggiata di 20 minuti. Il panorama giustifica ogni sforzo.

Chamois, l’incantevole paesino della Valle D’aosta

Ci sono alcuni luoghi che è possibile raggiungere a piedi e Chamois, un incantevole paesino della Valle D’Aosta, è proprio uno di questi. Per arrivarci bisogna imboccare il sentiero 2 Nuarsaz – Corgnolaz, poco meno di tre chilometri lungo una mulattiera che sale fino a 1810 metri sul livello del mare. Anche se la brevità del percorso potrebbe lasciare l’amaro in bocca agli amanti delle scarpinate più impegnative, la bellezza della meta è capace di cancellare in fretta ogni giudizio negativo. Chamois ha un fascino tutto suo, soprattutto in inverno, e grazie all’assenza di traffico è uno dei luoghi più tranquilli e “fuori dal tempo” di tutta Italia.

L’altopiano di Campo Imperatore
Photo by Roteldav licensed under CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en)

Il cammino delle Terre Mutate

Chi vuole affrontare una sessione di trekking lunga e impegnativa (si parla di 200 km) può intraprendere il cammino delle Terre Mutate, che parte da Fabriano e porta fino a L’Acquila, permettendo di scoprire il fascino dei luoghi che sorgono lungo la dorsale appenninica e che in passato sono stati colpiti da dei terremoti. Lungo il percorso si attraversano dei borghi incantevoli e luoghi immersi nella natura, come il parco nazionale dei Monti Sibillini, il parco nazionale del Gran Sasso, i monti della Laga e l’altopiano di Campo Imperatore.

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