Trekking

Il canyon italiano amato da chi fa trekking: se ami la montagna devi andarci per forza

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Fabio Meneghella

Esiste un posto straordinario in Italia per chi ama fare trekking: si tratta di un canyon unico al mondo da vedere assolutamente.

Sono in molti ad amare il trekking in montagna o nei luoghi più incontaminati della natura, ma quando è nata questa attività? Per la precisione la parola trekking risale addirittura al 1800, quando fu utilizzata per la prima volta in Sudafrica. Per quanto riguarda l’Italia, la prima associazione nazionale nacque nel 1985 e una decina di anni dopo aprirono delle sezioni regionali, per diffondere la bellissima attività in tutto il territorio italiano.

Il trekking è un’esperienza unica, soprattutto perché dà la possibilità di camminare tutto l’anno e di visitare posti meravigliosi, come ad esempio il mare, la montagna, la collina, la pianura e i centri urbani. Ed è ovviamente una attività che fa molto bene alla salute fisica e psicologica di chi la pratica.

Trekking sul canyon italiano

Uno dei posti più belli per il trekking si trova in proprio in Italia, in un luogo incontaminato e circondato dalle montagne. Parliamo di una zona unica, attorniata da un paesaggio incantevole, che abbellisce il maestoso canyon formatosi in una gola estremamente suggestiva.

Come arrivare e cosa fare in questo canyon italiano – Gentechevainmontagna.it

Stiamo parlandodelle Gole di Celano situate tra i comuni di Celano, Aielli e Ovindoli, in provincia de L’Aquila. Per quanto riguarda le splendide Gole, ci sono delle alternanze nelle dimensioni: alcune parti hanno una larghezza di 6 metri, altre parti invece raggiungono i 3 metri. In più, all’interno si può trovare una folta vegetazione e il fiume Rio La Foce, che scorre tra le bellezze della natura.

Il percorso inizio nelle vicinanze del Ristorante Le Foci, proprio dove si trova un grande parcheggio per automobili. Dopodiché, il sentiero entra in un luogo ricco di vegetazione, pareti rocciose e fauna locale, la quale è formata dai grifoni, gufi, falchi pellegrini e cinghiali. Infine, la passeggiata si conclude con l’arrivo in una delle zone più suggestive della gola, precisamente alla Fonte degli Innamorati, che è caratterizzata soprattutto da una bellissima cascata alta circa 1029 metri.

Quest’ultimo luogo è perfetto anche per riposarsi e per rifocillarsi, prima di ripartire nuovamente per il successivo obiettivo. Infatti, chi desidera continuare può dirigersi verso il Monastero Celestiniano di San Marco alle Foci. Tuttavia, questo tipo di trekking può essere fatto da tutti, ma bisogna comunque prepararsi alla fatica, ai sentieri scoscesi e ai muretti da scavalcare. Il primo tratto lo si può percorrere mediamente in 2 o 3 ore, poi ci vorrebbe un’altra ora per completare anche il secondo tratto.

Fabio Meneghella

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