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Le precauzioni da prendere quando ci si imbatte in un temporale in montagna

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Redazione Gente

Una volta intrapresa l’escursione, rimanere vigili e interpretare correttamente i segnali che la natura offre diventa fondamentale

Prima di avventurarsi in montagna, informarsi sulle condizioni meteorologiche previste è un passo cruciale. Questa precauzione non solo può salvare la vita ma anche rendere l’esperienza più piacevole. Durante i mesi estivi, i temporali possono formarsi rapidamente e con poco preavviso, rendendo il controllo delle previsioni del tempo un elemento fondamentale nella pianificazione di qualsiasi escursione in montagna.

Riconoscere i segnali di avvertimento

Una volta intrapresa l’escursione, rimanere vigili e interpretare correttamente i segnali che la natura offre diventa fondamentale. L’avvicinarsi di nubi scure, un aumento dell’umidità o un cambiamento improvviso della direzione del vento possono essere chiari indicatori che un temporale si sta formando. Anche se le previsioni meteo non indicavano rischi, il clima in montagna può cambiare rapidamente e senza preavviso.

Comportamenti da adottare durante il temporale

Se ci si trova all’aperto quando un temporale è imminente o già in atto, esistono diverse misure per ridurre significativamente il rischio di essere colpiti da un fulmine. Tra queste: evitare punti elevati come vette o creste; non ripararsi sotto alberi isolati; accucciarsi a terra cercando di minimizzare il contatto con essa; mantenere una distanza sicura dagli oggetti metallici; se possibile, sedersi su uno zaino asciutto per isolarsi dal terreno. Queste azioni possono fare la differenza tra una situazione pericolosa e una gestibile.

Dopo il temporale: la regola dei 30 secondi – 30 minuti

Anche dopo che sembra che il peggio sia passato, rimanere prudenti è importante. La regola “30 secondi – 30 minuti” suggerisce che se il tempo tra la visione del lampo e l’udire del tuono è inferiore a 30 secondi, significa che il temporale è vicino e potenzialmente pericoloso.

Un fulmine | Pixabay @ronomore – Gentechevainmontagna.it

Inoltre, si consiglia di attendere almeno 30 minuti dall’ultimo tuono prima di considerare sicuro riprendere le attività normalmente.

Attenzione ai segnali premonitori

Fenomeni come i fuochi di Sant’Elmo o sensazioni insolite come capelli che si rizzano possono indicare l’imminente caduta di fulmini nelle vicinanze. Queste manifestazioni naturalmente rare devono servire come ulteriore monito della necessità immediata di cercare rifugio o adottare posizioni sicure per minimizzare i rischi associati alla presenza dei fulmini.

Redazione Gente

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