Il Cammino di Dante è un itinerario piuttosto particolare che non tutti conoscono, ispirato al celebre Poeta: ecco il percorso
Nella storia e nella cultura italiana, e non solo, Dante Alighieri è uno dei personaggi di maggior rilievo. Le opere del sommo poeta sono arrivate fino a noi influenzandoci profondamente, su tutte impossibile non citare la Divina Commedia, una delle opere letterarie più celebri al mondo.
Quello che forse non sapete è che al nome di Dante è legato anche un particolare itinerario, che in Italia è senza dubbio tra i più suggestivi che si possano vedere. Si tratta del Cammino di Dante, un percorso che ci porta alla scoperta di borghi e paesaggi da sogno e che ci aiuta a ripercorrere la vita stessa del poeta.
Come forse ricordano i più esperti della sua biografia, infatti, Dante dovette abbandonare la sua Firenze, esiliato a vita dalla fazione dei guelfi neri che avevano preso il potere. Dopo aver girovagato l’Italia, si stabilì a Ravenna, dove portò a compimento la Divina Commedia prima di morire. Sono proprio le due città principali della sua vita a rappresentare gli ‘estremi’ di questo itinerario particolare.
Si parte dalla fine, cioè dalla tomba del poeta proprio a Ravenna, per arrivare a Firenze attraversando l’Appennino Tosco-Emiliano, e tornando indietro, per un percorso totale di 395 chilometri e venti tappe.
Da Ravenna si giunge, alle pendici dell’Appennino, al borgo di Brisighella, città del gesso e della Via degli Asini. Si attraversa dunque una zona carsica che conduce al borgo di Marradi, già in Toscana, e alla salita verso la cascata dell’Acquacheta. Si scende dunque verso i borghi di San Godenzo, Dicomano e Pontassieve, iniziando ad intravedere Firenze, dove la prima parte del viaggio si conclude al Museo Casa di Dante.
La strada del ritorno porta nella zona del Casentino, una delle vallate della provincia di Arezzo, dove è possibile fare una piccola deviazione verso i castelli di Poppi e di Porciano. Si sale fino all’Eremo dei Camaldoli, un luogo monastico benedettino. Passando attraverso la cascata della Grotta Urlante, si imbocca la strada verso Bagno di Romagna, da cui si comincia poi la discesa verso la pianura. Dopo essere passati da Castrocaro e Forlì, il viaggio si conclude nuovamente a Ravenna. In tutto, occorrono circa venti giorni per compiere tutto il percorso.
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