La stagione dei colori più romantici, ma anche del cambio di clima più improvviso. Quella contraddistinta dagli odori della natura nel sottobosco, ma anche dalle prime nevi in quota.
Stiamo parlando dell’autunno, periodo dell’anno in cui stiamo per entrare e che per gli amanti della montagna è in grado di regalare alcuni tra i paesaggi più spettacolari e affascinanti, impossibili da vedere durante le altre tre stagioni.
L’autunno è una terra di mezzo, un periodo di passaggio tra la calda estate e il freddo inverno, al quale è doveroso riservare attenzione e rispetto.
Chi decide di praticare del trekking autunnale sui monti è meglio, infatti, che tenga a mente alcuni consigli fondamentali per non correre il rischio di trovarsi in potenziali condizioni di pericolo.
Quali? Vediamolo insieme.
Azione che si dovrebbe sempre fare prima di intraprendere un’escursione in montagna, ma ancora più importante nella stagione autunnale: controllare attentamente il meteo.
Come anticipato in precedenza, l’autunno è una stagione di passaggio, in cui le calde temperature dell’estate lasciano spazio ai freddi venti dell’inverno.
Per questo, è facile che in una giornata autunnale si possa registrare un’escursione termica di un certo livello, passando in pochi minuti da una condizione generale di caldo a un’opposta condizione generale di freddo.
Ciò si verifica soprattutto ad alta quota, ma le temperature notturne possono scendere sotto lo zero anche a media e bassa montagna.
Non è raro, quindi, trovare tratti ghiacciati sui sentieri o essere sorpresi da perturbazioni improvvise.
Fondamentale è quindi cercare di prevedere sempre il tempo, così da poter trovare riparo in caso di venti troppo forti, pioggia o neve.
Importante è anche tenere in considerazione che in autunno le giornate continuano ad accorciarsi e che la luce lascia spazio all’oscurità già a metà pomeriggio, anche nel giro di pochi minuti.
Il buio potrebbe quindi rivelarsi un nemico per gli amanti del trekking, ma non deve essere visto come un avversario imbattibile e davanti al quale andare in panico. È, infatti, sufficiente avere a disposizione delle torce per illuminare il proprio cammino e conoscere delle nozioni di base su come muoversi tra la vegetazione anche di notte.
Coprirsi bene è fondamentale per non rischiare di aver freddo durante il tragitto, così come molto importante è poter contare su dei vestiti di ricambio.
Quando si prepara lo zaino per compiere del trekking in montagna in autunno servirà quindi optare per capi tecnici più pesanti e, soprattutto, impermeabili.
Vestirsi a strati è l’opzione migliore, potendo così sentirsi a proprio agio sia nelle ore più calde della giornata che in quelle più fredde.
Si consiglia quindi l’uso di t-shirt tecniche e traspiranti, di un pile termico e di una giacca impermeabile, caratteristica che è meglio possiedano anche i pantaloni.
Questi ultimi devono essere a gamba lunga (la stagione dei pantaloni corti è finita, ndr), sebbene una valida opzione alternativa potrebbe essere quella di utilizzare dei pantaloni convertibili, ovvero dotati di una zip per togliere e mettere rapidamente la parte inferiore delle gambe.
Consiglio sempre valido per chi pratica trekking in autunno è quello di inserire sempre nel proprio zaino un cappello invernale e dei guanti.
Essi potrebbero tornare molto utili nelle fasi più fredde della giornata, in caso di maltempo improvviso e quando il vento gelido inizia ad accompagnare il proprio viaggio.
Il loro peso è contenuto e la loro importanza è spesso sottovalutata.
Berretto e guanti possono davvero fare la differenza in alcuni momenti della giornata e regalare nuove energie.
Se meno provati dal freddo, sarete infatti più motivati a proseguire il vostro cammino.
Fondamentale è anche poter disporre di una coperta isotermica in caso di necessità. Motivo per cui quest’ultima deve sempre essere presente nello zaino.
Occupa pochissimo spazio, non pesa praticamente nulla, ma può salvare la vita.
Ogni stagione vuole il suo scarpone. O, almeno, questa dovrebbe essere la regola da seguire in montagna.
Le scarpe basse da escursionismo leggero, spesso predilette in estate, non sono indicate per l’autunno.
In questa stagione servirà uno scarpone più rigido, pesante, in grado di resistere a terreni fangosi e all’umidità.
Non servirà ancora indossare degli scarponi invernali, ovvero quelli pensati appositamente per l’utilizzo in alta montagna o sulla neve, ma si consiglia comunque di optare per una calzatura intermedia, calda e impermeabile, oltre che in grado di proteggere le caviglie.
In autunno, come spiegato in precedenza, è possibile imbattersi in tratti di strada ghiacciati o innevati durante una camminata tra i monti.
Porzioni di sentiero talvolta difficili da superare, per via del suolo precario e instabile.
In questi casi, si consiglia quindi sempre di avere con sé un paio di ramponi o ramponcini leggeri.
Ci riferiamo a quelli formati dalla tipica fascia di gomma che si indossa solitamente sopra la scarpa e dotati di punte in acciaio.
Essi daranno una maggiore stabilità al vostro passo, consentendovi di superare degli ostacoli che, altrimenti, avreste molta più difficoltà a sorpassare.
È fondamentale tener presente che i ramponcini sono adatti esclusivamente per essere utilizzati su sentieri facili e dalle pendenze modeste, mentre non sono abbastanza sicuri per affrontare un rapido pendio innevato o ghiacciato.
In questo caso, sarò meglio optare per dei ramponi tecnici più specifici.
Un consiglio valido resta, poi, sempre quello di contattare il rifugio presente nella zona in cui si vuole compiere un’escursione e chiedere com’è sia la situazione meteo che lo stato del terreno.
Informazioni che, in alternativa, potrebbero anche essere ricavate visitando un forum online di settore, dove spesso vengono caricate molte informazioni aggiornate inerenti alle condizioni dell’itinerario desiderato.
Ultimo consiglio è quello di prestare sempre massima attenzione ai tratti di sentiero ricoperti di foglie.
Con l’autunno queste cadono copiose dagli alberi e finiscono con il formare un manto colorato sul suolo. Un tappeto, però, spesso estremamente scivoloso sul quale camminare.
Il rischio è quello di incorrere in rovinose cadute e di farsi male.
Per questo, è sempre meglio evitare di camminare sulle foglie, soprattutto se bagnate.
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