Siete amanti della montagna, ma avete dei bambini piccoli e non sapete come portarli con voi nei sentieri in cui il passeggino non può spingersi?
Non vi preoccupate, esistono alcune soluzioni pratiche che possono fare al caso vostro, permettendovi di vivere un’esperienza in alta quota insieme ai più piccoli.
Zaino, marsupio, fascia. Diversi sono gli strumenti che potete utilizzare per trasportare i bambini in totale sicurezza durante le vostre escursioni.
Spingere un passeggino per i tortuosi sentieri di montagna non è sicuramente una passeggiata di salute. Anzi, spesso può rivelarsi molto pericoloso, sia per i passeggeri (i bambini) che per i guidatori (gli adulti).
Quando si fa del trekking in montagna, uno degli aspetti più importanti a cui prestare sempre molta attenzione è quello della sicurezza, soprattutto se si è responsabili anche per altre persone.
È il caso dei genitori che decidono di fare un’escursione in alta quota con i propri figli o di chi porta con sé dei bambini.
Per questo, è importante conoscere quali sono i metodi più sicuri per traportare i più piccoli in montagna, nonché i più pratici.
Partiamo dallo zaino, lo strumento più conosciuto e maggiormente utilizzato dagli escursionisti.
Esistono diversi zaini per il trasporto di bambini, ognuno con le proprie caratteristiche.
A livello generale, l’utilizzo di questo mezzo di trasporto è consigliato per portare con sé bambini che abbiano almeno già sei mesi di vita e siano capaci di restare seduti correttamente, con la schiena dritta (non è possibile inserire neonati troppo piccoli o fragili).
La maggior parte dei modelli permette di trasportare bambini fino a 18 kg di peso, ma ovviamente molto dipende dalla forza di chi è chiamato a caricarseli sulla schiena.
È fondamentale essere in grado di reggere lo sforzo fisico richiesto e restare in equilibrio, senza lasciarsi sbilanciare dai continui movimenti del bambino inserito nello zaino (i quali portano a un cambio di baricentro).
Munirsi di uno zaino permette di poter contare anche sulla presenza di svariate tasche in cui riporre tutto ciò che può servire al bambino, come biberon, pannolini, cambi, e molti modelli sono dotati di un parapioggia o parasole, indispensabili per proteggere la testa dei piccoli passeggeri.
Seconda soluzione è l’utilizzo del marsupio ergonomico, il quale viene solitamente allacciato frontalmente (più raramente sulla schiena).
Si tratta di uno strumento che permette di trasportare i bambini nella corretta posizione a M (o a ranocchio), evitando che il peso venga scaricato sulla colonna vertebrale, ancora fragile.
Il peso è ridotto rispetto a quello di uno zaino, sicuramente più ingombrante, rivelandosi più pratico soprattutto per le donne.
Lo svantaggio è quello di avere meno tasche a disposizione e quindi una minore possibilità di portare con sé gli oggetti che potrebbero servire al bambino durante un’escursione in montagna.
Terza soluzione è quella rappresentata dalla fascia.
Generalmente ne esistono di due tipologie, rigida ed elastica, e ognuna ha una propria modalità di impiego, in base alla posizione in cui si vuole trasportare il bambino.
Mezzo molto pratico e adattabile a varie situazioni, la fascia permette sia di caricarsi i bambini sulla schiena che frontalmente, seguendo perfettamente la crescita dei più piccoli.
Ne esistono di monospalla, ottime per trasportare i bambini su percorsi brevi, mentre le fasce che consentono di scaricare il peso su entrambe le spalle sono le più indicate per essere utilizzate nel corso di camminate più lunghe e impegnative.
Zaino, marsupio e fascia. Questi i tre metodi più sicuri e pratici per trasportare i bambini durante un’escursione in montagna e vivere una splendida esperienza insieme ai più piccoli, immersi nella natura.
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