Molti automobilisti si inventano diverse scuse pur di evitare la multa, ma in questo modo si può rischiare davvero grosso.
Gli autovelox sono strumentazioni essenziali per prevenire incidenti e infrazioni su particolari strade in cui la visibilità è scarsa o non c’è segnaletica, ma allo stesso tempo non è un meccanismo che fa piacere a tutti gli automobilisti, i quali senza nemmeno accorgersene il più delle volte si ritrovano con una multa da pagare per eccesso di velocità consegnata direttamente a casa qualche settimana dopo l’infrazione.
La maggior parte degli automobilisti paga la multa per evitare di aggravare la situazione, ma ci sono anche tante altre persone che, pur sapendo di aver commesso l’illecito, cercano in tutti modi di evitare il pagamento della sanzione o addirittura il decurtamento dei punti dalla patente di guida in caso di infrazioni più gravi. In questi casi si cercano le scuse più disparate pur di evitare la multa, ma non tutti sanno che così facendo la situazione si può aggravare ancora di più.
Per evitare la sanzione amministrativa o il decurtamento dei punti sulla patente di guida, moltissimi automobilisti cercano delle scuse o dichiarano direttamente il falso pur di sottrarsi dall’accusa di aver superato il limite di velocità davanti a prove certe immortalate dall’autovelox, ma non tutti sanno che questo atteggiamento è molto pericoloso dato che si rischiano conseguenze ancor peggiori rispetto al semplice pagamento di una multa o al decurtamento dei punti.
Una delle scuse più diffuse che gli automobilisti utilizzano per evitare le sanzioni amministrative dopo essere stati colti in flagrante dall’autovelox è quello di dichiarare che alla guida c’era un’altra persona, magari un familiare anziano che non guida più da tempo e che dunque può ricevere un decurtamento dei punti dalla patente senza particolari problemi. Queste dichiarazioni, in caso si rivelassero false, possono però risultare molto pericolose.
Come confermato anche dal famoso avvocato Angelo Greco sul suo profilo Instagram, mentire e dichiarare che guidava un’altra persona di fronte a un pubblico ufficiale può peggiorare la situazione: questo infatti rappresenta un reato di falso in atto pubblico che fa passare la situazione da un semplice illecito di carattere civile a un vero e proprio reato penale.
Le autorità possono risalire all’identità del conducente tramite le foto scattate dall’autovelox e dunque verificare subito se l’automobilista accusato dichiara la verità o il falso. Nel caso in cui la dichiarazione falsa viene accertata, per l’autore scatta una procedura molto più grave della semplice multa.
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