Nuovo bonus centri estivi destinato a tutte le famiglie con figli a carico, con possibilità di ricevere ben 300 euro per ogni figlio.
Con l’approssimarsi dell’estate le famiglie devono già organizzarsi, soprattutto per la gestione dei bambini nel periodo in cui le scuole saranno chiuse ma i genitori continueranno a lavorare.
I centri estivi in questo caso sono fondamentali perché rappresentano un aiuto molto importante per la gestione dei figli, che va oltre il sostegno diretto che può arrivare da familiari o, per chi ne ha le possibilità, dal personale di supporto come baby sitter.
Bonus centri estivi, 300 euro per ogni figlio: come averli
In questo caso il bonus centri estivi è un aiuto fondamentale perché non solo è pensato per coprire il pagamento del centro ma, ancor meglio, prevede un’erogazione a bambino quindi l’importo viene determinato per ogni figlio e non per nucleo familiare. In questo modo infatti le famiglie hanno la possibilità di pagare il corrispettivo per tutti i bambini senza avere problemi organizzativi.
La Regione Emilia Romagna ha stanziato un beneficio previsto per le famiglie che porterà ad un massimo di 300 euro a figlio, nel periodo in cui le scuole sono chiuse. Quindi, per il settimo anno, sono previsti 7 milioni di euro a copertura di questo provvedimento. Il sostegno è importante soprattutto laddove ci sia un problema organizzativo tra vita e lavoro.
Le risorse saranno divise tra tutti i comuni e quindi su tutto il territorio sarà possibile ottenere il beneficio per i figli dai 3 ai 13 anni di età (17 anni con disabilità certificata). I genitori riceveranno 300 euro a figlio con un limite di 100 euro a settimana, per pagare la frequenza dei centri. Questi contributi potranno essere di tipo parziale o totale, in base alla gestione relativa quindi dipenderà dal tipo di centro scelto e dalla tariffa.
Potranno aderire all’iniziativa anche le famiglie in cui uno o entrambi i genitori sono in cassa integrazione, mobilità o disoccupazione o laddove una persona del nucleo sia impegnata continuativamente in assistenza a un membro disabile.
I dati sono ottimali perché dimostrano una crescita esponenziale del sostegno e del numero di famiglie che ne possono avere diritto quindi sicuramente è una vittoria per la Regione. Ci sono anche altri benefici a livello nazionale simili che vengono erogati dall’INPS direttamente e che sono accessibili solo per alcune categorie ma che di fatto hanno la stessa funzione.