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Funghi fatti di roccia: alla scoperta dei misteriosi “Camini delle Fate” in Italia

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Romana Cordova

Misteriosi e affascinanti i funghi fatti di roccia sono un’attrazione da vedere nei Camini delle Fate”: sono in Italia, ecco dove. 

Ci sono mete forse poco conosciute che è bello scoprire per vivere esperienze indimenticabili a contatto con la natura. Sono proprio elementi naturali che soprendono e diventano attrazioni interessanti che colpiscono l’attenzione di adulti e bambini.

Bellissima attrazione naturale in Italia: i funghi di roccia – gentechevainmontagna.it

Perfetti da visitare con tutta la famiglia, i funghi fatti di roccia non lasciano indifferenti. Si tratta di qualcosa di bellissimo che si trova nel nostro Paese e che è possibile andare a scoprire molto facilmente. Vengono associati ai Camini delle Fate, come delle sculture naturali che si chiamano così, in modo evocativo e affascinante e si trovano in Cappadocia.

Ma le rocce a forma di fungo così carine da vedere, si trovano in Italia, molto più facilmente raggiungibili per vivere un’esperienza divertente e interessante. Scopriamo tutto su quest’attrazione naturale perfetta da visitare in questi mesi estivi.

I funghi di roccia che ricordano i Camini delle Fate: dove trovarli e come raggiungerli

La loro storia è avvolta nel mistero e si ammanta di un’aura leggendaria che li riveste di un fascino speciale: si dice infatti che i funghi di roccia derivino da un incantesimo. Nel corso dei secoli sono state tante le leggende legate a queste sculture naturali, potremmo definirle così: stupefacenti.

Per vedere queste rocce che prendono la forma di simpatici funghetti bisogna andare in Piemonte, precisamente nella provincia di Cuneo. Esattamente il luogo è la Riserva naturale del Ciciu del Villar in località Costa Pragamonti. Si trova nei pressi del centro abitato di Villar San Costanzo.

I ciciu del Villar, i funghi di roccia che si trovano in Piemonte – Instagram@ciciu_del_villar – gentechevainmontagna.it

Il rimando è appunto ai Camini delle Fate greci, ma nel nostro Paese prendono il nome di “ciciu” che in dialetto piemontese fa riferimento al pupazzo. Queste sculture morfologiche naturali sono delle cosiddette “piramidi di terra” e prendono un’evidente forma di funghi.

Hanno il cappello di gneiss occhiadino, un tipo di roccia metamorfica di origine magmatica e un gambo composto di terra e pietrisco. In particolare è costituito da una frazione di limo, con sabbia e una percentuale di argilla. Ma ci sono anche frammenti di quarzo, di gneiss e di micascisti.

Questa miscela friabile è cementata da una massa silicea ricca di ossidi di ferro che ne determina un colore che vira al rosso. La formazione risale presumibilmente all’era glaciale, i “ciciu” sono 479 e si trovano sia isolati che in raggruppamenti. 

L’altezza è varia e può arrivare a 10 metri, con un gambo che va da 1 a 7 metri. Poiché l’erosione corrosiva è ancora in atto è possibile che in futuro non resti traccia di questi “ciciu”. Si tratta sicuramente di un’attrazione che desta molta curiosità e risulta particolarmente affascinante: un ottimo motivo per visitarli e fare perciò un viaggio in questo bellissimo luogo.

Romana Cordova

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