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Monte Fuji, curiosità sull’incantevole montagna giapponese

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Alessia Barra

Non si tratta solo di una montagna, ma di un vero e proprio simbolo del Giappone. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul monte Fuji

Il monte Fuji è un vulcano di 3776 metri di altezza e questo lo rende anche il monte più alto di tutto il Giappone, ma è molto più di un’altura. Infatti, la sua importanza è tale da essere considerato sacro dalla popolazione giapponese.

Vi consigliamo di fare un’escursione su questo monte e godervi tutta la bellezza dei suoi paesaggi, ma prima ecco tutto quello che dovete sapere su di lui per potervi godere a pieno l’esperienza.

Caratteristiche naturali del monte Fuji

Monte Fuji visto dal lago – Pexels – gentechevainmontagna.it

Sulla cima del monte Fuji è possibile ammirare uno strato di neve per ben 10 mesi l’anno e i suoi versanti ospitano la bellezza di 25 siti di interesse culturale.

Il monte Fuji si trova al confine tra Shizuoka e Yamanashi, mentre vicino a lui sorgono le cittadine di Gotemba, Fujinomiya e la pianura di Kantō, la più grande distesa pianeggiante di tutto il Giappone.

Il monte è circondato da cinque laghi e si trova all’interno del parco nazionale Fuji-Hakone-Izu, facilmente raggiungibile anche da Tokyo.

Come è nato il monte Fuji?

L’origine del monte è vulcanica, infatti si tratta di uno stratovulcano, ovvero un vulcano costituito dalla sovrapposizione di diversi strati di lava solidificata. La sua struttura attuale, quindi, è il risultato della lenta solidificazione di ogni strato avvenuta nel corso degli anni, l’ultimo strato sarebbe andando a formarsi intorno a 10.00 anni fa sulla cima.

Una meta molto ambita per i turisti

Trattandosi di un luogo dalla grande importanza simbolica e religiosa, ogni anno il monte Fuji attira turisti da tutto il mondo. Un calcolo ha permesso di stabilire che sono circa 300mila gli escursionisti che ogni anno decidono di scalare questo monte così caratteristico, soprattutto incentivati dal fatto che non si tratta di un percorso complicato, anzi.

Si può scegliere il percorso che si vuole per avventurarsi alla sua scalata, infatti, ne esistono in totale 4:

  • sentiero Yoshida: raggiungibile in un paio d’ore da Tokyo, è quello più gettonato dai turisti perché su questo sentiero affacciano gran parte dei rifugi presenti sul monte. La salita attraverso questo percorso è piuttosto lunga, infatti si impiegano circa 6 ore per arrivare in cima.
  • sentiero Fujinomiya: questo sentiero è decisamente più ripido del precedente, e quindi meno gettonato. In questo caso si impiegano circa 5 ore per salire e 3 ore per scendere.
  • sentiero Subashiri: questo è il percorso meno scelto di tutti, ma ha i suoi vantaggi. Infatti, potrete godervi l’escursione senza sovraffollamento.
  • sentiero Gotemba: si tratta della salita più lunga, infatti attraverso questo sentiero si arriva in cima solo dopo 7 ore di camminata.

Bisogna ricordarsi di affrontare la scarpinata ben coperti: le temperature sono per quasi tutto l’anno sotto allo zero e soffiano venti molto forti, soprattutto ad altezze elevate.

Il significato simbolico del monte Fuji

Alla base nord-est del monte si trova la foresta di Aokighara formatasi dopo l’eruzione dell’864 e composta principalmente da cipressi o alberi decidui come la quercia giapponese. Proprio in questa foresta sono ambientate molte leggende e miti popolari giapponesi incentrati su persone scomparse e suicidi.

Ma non è tutto. Il monte Fuji fin dal periodo Heian (794-1185) è stato il soggetto di molti racconti mitologici. Il più famoso di tutti racconta di un dio chiamato Miogino-Mikoto. Secondo la leggenda questa divinità chiese rifugio al monte Fuji che glielo negò, così decise di vendicarsì del monte, condannandolo ad essere sempre ricoperto di neve e vivere isolato da tutto.

Altri miti riguardano la pericolosità del monte Fuji, che essendo attivo dal 1708, ha sempre suscitato il timore della popolazione giapponese limitrofa, che decise di cominciare a venerarlo per non suscitare la sua ira.

Dopo il periodo Heian, il culto shintoista legato al Fuji si fuse con la fede buddhista e venne eretto il primo tempio sulla vetta del monte. Da quel momento, molti sacerdoti hanno cominciato ad accompagnare i credenti in escursioni che conducevano ai templi per pregare le divinità del Fuji, o alle due sorgenti sacre presenti sul monte per bere dalle loro acque pure.

Queste sono solo alcune delle centinaia di leggende che si inerpicano per i pendii di questo monte così amato e popolare, tanto da essere considerato sacro da gran parte della popolazione giapponese, o quantomeno di estremo valore simbolico e culturale.

Quattro curiosità sul monte Fuji che non ti aspetteresti

Ci sono molti aspetti curiosi legati al monte, tra tutti ve ne vogliamo raccontare 4:

  • fin dal 1868 le donne non potevano salire sul monte Fuji. A loro la scalata era vietata a causa di una presunta Dea del fuoco che dimorava proprio sulla cima del monte e che era talmente gelosa della sua casa da non volere nessuna donna lassù.
  • Il monte Fuji è rappresentato sulla banconota da 1000 yen. Questo fa capire quanto sia rappresentativo della cultura giapponese.
  • Negli anni ’60 venne realizzato un progetto per costruire un tunnel e una funivia sul lato sud-ovest del monte, che permettesse ai turisti di salire in cima in modo più rapido e agevole, ma gli ambientalisti protestarono duramente contro l’iniziativa e il progetto venne abbandonato. Probabilmente anche i più religiosi si opposero all’idea, vedendola come una scorciatoia per turisti che avrebbe profanato la sacralità della camminata per raggiungere la destinazione finale.
  • L’artista giapponese Hokusai ha rappresentato 36 vedute del monte Fuji tra il 1826 e il 1833. Si tratta di xilografie policrome incentrate su questo incantevole monte, rappresentato in modo da mettere in luce ogni variazione metereologica e dei suoi colori all’alternarsi delle stagioni. Le più famose sono: La grande onda di Kanagawa, dove il monte giace sullo sfondo e sembra sormontato da onde enormi e Fuji Rosso, dove il monte è tinto di rosso e svetta in un cielo di fitte nubi sottili.
Hokusai: Fuji Rosso – gentechevainmontagna.it


Possiamo dire che questo monte sia il cuore pulsante del Giappone e che percorrendo i suoi sentieri, uno qualsiasi dei quattro che vi abbiamo citato, è possibile percepire quell’atmosfera sacra e mistica che lo avvolge da centinaia di anni. 

Alessia Barra

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