La perla dell’Alto Adige ha una storia particolarissima, divenne per l’imperatrice Sissi un luogo del cuore per una ragione molto speciale
Una cittadina che conta circa 40mila abitanti, Merano è tra le mete più conosciute dell’Alto Adige, sia per la sua storia che per gli splendidi paesaggi che la circondano. Siamo a circa quaranta chilometri da Bolzano , qui si parlano due lingue: il tedesco e l’italiano. Trovandosi ai piedi di una fantastica vallata a 325 metri d’altitudine gode di un clima peculiare.
L’intera zona è riparata dal vento e per la conformazione stessa del territorio risulta molto soleggiata. La città ha legato la sua storia a quella dell’imperatrice Sissi che l’ha scelta per un motivo in particolare. Qui è arrivata nel 1870 ed è rimasta stregata in parte dalla bellezza e in parte dall’esperienza avuta.
Perché l’imperatrice Sissi amava Merano
L’aristocrazia europea scoprì Merano nell’ottocento grazie anche all’esperienza dell’imperatrice che è rimasta nella storia della città. Elisabetta di Wittelsbach (1837-1898), meglio nota come Sissi, era la moglie di Francesco Giuseppe, l’imperatore d’Austria. Scelse questo posto come luogo di villeggiatura e portò con sé le due figlie, Gisela che aveva quattordici anni e Marie Valérie che ne aveva solamente due.
Quest’ultima in particolare soffriva di problemi di salute sin dalla tenera età. La famiglia si stabilì per un periodo a Castel Trauttmansdorf, residenza che venne risistemata appositamente per i nuovi inquilini e le loro esigenze. Esiste ancora un sentiero da percorrere a piedi che si snoda per 11 tappe, un giro ad anello che parte da Piazza del Grano e tocca alcuni luoghi salienti per la ‘principessa’ tra cui proprio il castello.
Per la piccola fu benefico il clima tanto che la portò a guarire in poche settimane. Merano divenne da quel momento in poi tappa fissa dei viaggi di tantissimi aristocratici, anch’essi interessati agli effetti della vallata e delle salubri sorgenti. È infatti molto nota ancora oggi per le fonti termali.
È l’acqua piovana che bagna le rocce di San Vigilio e si carica di metalli rari per poi trasformarsi in termale durante il proprio corso – scende con un dislivello di 1.200 metri. Fa miracoli per chi soffre di problemi alle vie respiratorie, di reumatismi o fastidi articolari. Magnifiche le strutture che la sfruttano, vicinissime al centro città. Se doveste capitare da quelle parti, sarà impossibile resistere a un bagno all’interno dell’elegante cubo d’acciaio e vetro che ospita le piscine interne.