Questo lago in Italia è il più strano e originale di tutti, ma la sua storia affonda le radici nel passato e nel mistero.
I paesaggi d’Italia non smettono mai di sorprendere ma ce n’è uno in particolare, che fino a qualche tempo, fa regalava un panorama particolare quanto agghiacciante, e la storia dietro questo “aspetto tenebroso” è davvero misteriosa. Sicuramente possiamo dire che il Nord Italia è il re dei laghi: tra l’ultima striscia di Appennini e le alte valli delle Alpi si nascondono tantissimi laghi, dal più piccolo al più grande; alcuni di questi, sono dei veri e propri gioielli che sia in estate che in inverno contribuiscono a creare un paesaggio di una bellezza mozzafiato. Il lago, di cui parliamo, non può che trovarsi nel Nord della nostra penisola.
Ci troviamo in Trentino, per la precisione in Val di Non; qui si nasconde, uno dei gioielli naturalistici più suggestivi da visitare. Situato a ben 1178 metri di altitudine troviamo il lago di Tovel, una delle attrazioni più visitate dai turisti, all’interno del Parco naturale Adamello Brenta. Le acque verde azzurre del lago, sono circondate da una flora e una fauna ricchissima, tuttavia questo angolo di idillio nasconde una storia decisamente fuori dal comune. Fino a qualche anno fa, le acque del lago venivano colpite da un fenomeno particolarissimo che ha dato vita a racconti e leggende di ogni tipo.
Fino agli anni sessanta del secolo scorso, e più precisamente fino al 1964, le acque del lago Tovel perdevano il loro colore azzurro naturale per trasformarsi in un rosso sanguigno. Il fenomeno, sembra essere sempre stato parte del lago: le prime testimonianze risalgono addirittura al 1864, quando William Freshfield raccontò nel suo libro Italian Alps di come questo lago in estate diventasse color del sangue.
Vista dalla riva del Lago Tovel, in Val di Non – Gentechevainmontagna.itSecondo la leggenda, la colorazione sarebbe legata alla storia della principessa Tresenga, promessa in sposa al re di Tuenno. Il popolo era contrario al matrimonio e ripudiarono il comando del re tiranno, che per questo si scagliò su di loro, uccidendo tutti gli abitanti del regno.
Per ricordare l’atto coraggioso di quella gente, il lago cominciò dunque a cambiare colore in rosso, come il sangue delle povere vittime. Per quanto la leggenda sia suggestiva, la scienza ha trovato una spiegazione più razionale al fenomeno: la particolare colorazione, era data dalla fioritura estiva della Tovellia sanguinea, un’alga che proliferava nel lago fino al 1964.
A favorirne la crescita, era il grande carico organico dato dai bovini che pascolavano nella zona; in assenza di essi, l’alga ha smesso di fiorire, ponendo fine al suggestivo fenomeno. Nonostante ciò il lago Tovel, rimase nella memoria dei locali e di chi è stato così fortunato da aver osservato le sue indimenticabili acque.
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