Sono in molti a chiedersi se i neonati possano sopportare le altitudini elevate di montagna. Un nuovo studio cerca di fare chiarezza.
La montagna è uno dei posti più ricercati nei periodi invernali ed estivi, soprattutto per il clima, per la bellezza del paesaggio e soprattutto per il trekking. Ma quando sono nate le famose vacanze in montagna? Sembra che la prima vera espansione del turismo ad alta quota sia cominciata nell’800, poiché in quel periodo iniziarono a crescere anche gli abitanti delle città.
Il 19° secolo fu caratterizzato dalla nascita delle prime industrie, quindi tantissime persone incominciarono ad affollare i centri urbani, trasformando le città in posti ricchi di caos e di sostanze inquinanti. Per questo motivo, durante le vacanze, molti decidevano di soggiornare in luoghi più sani, meno caotici e più freschi.
I neonati si possono portare a quote elevate? Questa è una delle domande più presenti nella mente di molti genitori, quando sognano di trascorrere una vacanza in montagna con il proprio bambino. Chiaramente l’aria fa bene anche ai neonati, poiché stimola il sonno e l’appetito, oltre che aiuta nel rilassamento e a mantenere libero il collegamento che c’è tra il naso e le orecchie. Tuttavia, la montagna non è un gioco e quindi una tale vacanza deve essere ben ponderata.
Gli esperti affermano che un neonato può benissimo trascorrere una vacanza in montagna sia d’inverno che d’estate, ma deve assolutamente rimanere ad una altitudine massima di 1500 metri. E non solo: non ci devono essere dei cambi di quota fatti in poco tempo, poiché gli sbalzi repentini potrebbe creare dei problemi.
Sebbene gli adulti riescano a compensare gli sbalzi di pressione sui timpani delle orecchie con la deglutizione, a causa delle varie quote presenti in montagna, i neonati invece provano dei disagi e non riescono a capire come comportarsi in un tale ambiente. In conclusione, è vero che i neonati possono soggiornare ad un’altitudine massima di 1500 metri, ma durante il tragitto che porta a quella quota bisogna fare spesso delle pause e, soprattutto, è consigliabile arrivarci con lentezza per evitare che possano sentire dolore e piangere.
Per quanto riguarda le altitudini che vanno sopra i 1500 metri, per la precisione tra i 2000 e i 2500 metri, è consigliabile aspettare che i bambini arrivino ad almeno 2 anni di età. Chiaramente è fortemente sconsigliato l’utilizzo di seggiovie, poiché hanno l’obiettivo di portare le persone ad alte quote con velocità.
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